ZANIOLO: «Italia, vinci per me. Mourinho? Vogliamo dimostrargli quanto valiamo»

01/07/2021 alle 07:24.
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Costretto ad osservare l'europeo dell'Italia da casa a causa dell'infortunio, ma fresco di buone notizie in seguito agli ultimi test effettuati sotto gli occhi del professor Fink, Nicolò Zaniolo si è concesso ai taccuini della rosea per un'intervista. Al centro dell'attenzione proprio il cammino degli azzurri ad Euro 2020. Di seguito uno stralcio delle dichiarazioni del classe '99:

Nicolò, come si sente dopo quasi un anno di astinenza dal calcio?
«Come un ragazzo che vuole solo giocare. Ora sto benissimo e non vedo l’ora di ricominciare. La nuova stagione è alle porte, però adesso c’è l’Europeo, e non vorrei perdermi niente di quello che accade».

Ci dica il nome di qualcuno che l’ha particolarmente inorgoglita mandandole il suo “in bocca al lupo”.
«Mi hanno fatto molto piacere i messaggi ricevuti da altri giocatori come Modric, uno di quelli che stimo di più in assoluto, oppure Depay. Sono cose che mi hanno commosso, così come l’affetto di tanti miei colleghi e, come posso dire, addetti ai lavori. Penso a Carlo , che nelle settimane più difficili ha provato a consolarmi, spiegandomi i grandi passi in avanti fatti dalla medicina rispetto ai suoi tempi. E se ce l’aveva fatta lui, potevo riuscirci anche io».

Com’è stato il giorno in cui ha capito che non ce l’avrebbe fatta a partecipare all’Europeo?
«È stata una giornata difficile. Ci siamo sentiti io e il mister Mancini per parlare della convocazione in Nazionale, ma siamo arrivati alla conclusione che non ce l’avrei fatta ad essere pronto per giugno. Tutto questo anche per rispetto dei miei compagni che hanno giocato l’intero anno mentre io purtroppo, a causa del mio infortunio, non sono riuscito a farlo. Adesso, però, guardo avanti. Il prossimo anno c’è il Mondiale, e non nascondo che stavolta mi piacerebbe davvero esserci».

Sorpreso dal cammino degli azzurri?
«Per niente. So quanto valgono i miei compagni e quanta forza sono riusciti a creare facendo gruppo. I titolari non sono solo undici, ma tutti quanti. E guardi che non è una frase fatta, visto quello che hanno dimostrato negli ottavi di finale proprio nella partita contro l’Austria: chi entra, decide la partita. Si vince tutti insieme».

Sbaglieranno gli azzurri contro il Belgio?
«Credo proprio di no. Intendiamoci, loro sono forti. Hanno Lukaku - che è un fenomeno - e chissà se recupereranno anche De Bruyne ed Edin Hazard. Insomma, se sono al primo posto nel ranking Fifa ci sarà un motivo più che valido. Detto questo, abbiamo giocatori in grado di metterli in difficoltà e, contemporaneamente, di stoppare i loro punti di forza».

Crede davvero che possiamo vincere l’Europeo?
«Non dico niente, perché ha visto cosa è successo alla Francia campione del mondo, ma arrivati a questo punto, secondo lei, quale nazionale non avrebbe paura dell’Italia? Credo nessuna».

Ci pensa che potrebbe vedere la partita col Belgio, in linea d’aria, a poca distanza da Mourinho, atteso proprio in quelle ore nella Capitale?
«Alt, di Roma non parlo. Dico solo che siamo tutti gasati, perché non vediamo l’ora di dimostrare a Mourinho quanto valiamo. È un grande allenatore e ha vinto tanto. Per me è un onore essere allenato da lui, perciò non vedo l’ora di cominciare».

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(gasport)

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