GASPORT (M. CECCHINI) - L«Arrivederci Roma» ha cominciato a suonare forte tra il minuto 27 e 30 della ripresa. Prima fuori Totti per scelta tecnica (insultato da tutto lo stadio), poi De Rossi per un rosso diretto rimediato per unentrata durissima su Chiellini. La romanità da bandiera sembrava finita in quel momento.
De Sanctis: sistema Italia A suonare la carica ci prova De Sanctis. «Nel calcio italiano si parla sempre di razzismo. Stavolta è toccato a me prendere una marea dinsulti, ma questo non è razzismo, solo grande maleducazione. La partita? Nel primo tempo abbiamo fatto unottima gara, ma nellunica situazione pericolosa abbiamo subito gol. Nella ripresa invece abbiamo fatto confusione, non essendo lucidi sulle palle inattive. Le due espulsioni, poi, hanno maturato un risultato esagerato. Cè stata una disattenzione su Bonucci, e magari nel primo gol potevo metterci una pezza. Cosa ha la Juve più di noi? Considerando il primo tempo, direi solo 8 punti. Per quello che ha determinato il risultato, ribadisco: è il sistema italiano che la rende più forte. Questo non vuole essere negativo. Per esempio: la Juve è lunica squadra che ha uno stadio ed è un vantaggio, questo per il sistema e magari anche per bravura della società. E se qualcuno contesta la Juve, non dice cose da bar. Se potesse parlare solo chi vince, non parlerebbe nessuno. Comunque l11 maggio allOlimpico sarà unaltra partita. Su una cosa quelli della Juve hanno ragione, conta il campo: e noi non lo abbiamo dimostrato. Anzi, ci teniamo a battere in Coppa la Samp perché ci consentirebbe di ritrovare subito la Juve». Anche per vendicare lamaro finale di partita, con i cori di scherno dei tifosi juventini. Una beffa, che però non toglie spazio ai sogni. Basta crederci.