Zeman: «Troppi vanno per conto loro»

14/01/2013 alle 09:05.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Ottava sconfitta di campionato su diciannove partite giocate (più Cagliari-Roma, vinta a tavolino). Un ruolino non da Champions League. Per Zdenek Zeman è un problema di «convinzione

La bastonata arriva dopo: la molla alla squadra. «Abbiamo perso i concetti di gioco già prima di prendere gol. Molti giocatori hanno pensato di potercela fare da soli, ma nel calcio non è così. Il fatto di non concretizzare tende a essere un problema, anche se siamo la squadra che ha fatto più gol. Abbiamo giocato individualmente nel secondo tempo, ripeto da soli non si vincono le partite. Obiettivo coppa Italia? Per me la Roma deve competere per i primi posti, quello che ci manca è la mentalità che non è da grande squadra. Io voglio arrivare ai primi posti».

LA DIFESA Stavolta la Roma prende gol, ma senza commettere un grande errore di squadra o individuale. «L'azione è partita da rimessa dal fondo, Marquinhos si era fatto male. Molti giocatori stavano protestando. Eravamo uno in meno, mancava il terzino da quel lato».

IL VERDETTO E l’assenza di . «Mi serviva un regista che smistasse velocemente il pallone. Già avevo centrocampisti incontristi, mi serviva Tachtsidis. E con tre centrocampisti di rottura non si riesce a fare gioco se non c’è , Daniele non ha meno corsa». Insomma non è un titolare. «Io non scelgo in base ai guadagni, dipende dalle partite. Perché non è entrato? Giochiamo mercoledì e avrà occasione di farsi vedere». Chiuso il discorso. Capitolo . La scarsa vena gol dell’attaccante comincia a diventare un problema. «È un fatto di convinzione. Se gli capitano quelle occasioni vuol dire che c’è. Solo questione psicologica».