IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Due dubbi di formazione. Uno quasi sciolto, laltro ancora da risolvere. È così che Zdenek Zeman ieri pomeriggio ha lasciato Roma insieme alla sua squadra direzione Torino. La formazione che stasera affronterà la Juventus, a meno di sorprese, è fatta per nove undicesimi.
E sono una sicurezza. Uno è Totti, che agirà come al solito sul versante di sinistra, mentre laltro è Dani Osvaldo, al rientro anche lui dopo quasi un mese di assenza. In una squadra che costruisce molto ma fatica a concretizzare il suo ritorno sembra quasi indispensabile: quattro gol, divisi tra club e Nazionale, nelle prime quattro partite dellanno sono un bottino di tutto rispetto ma quello che alla Roma è mancato di più è stato il suo contributo in termini di personalità, grinta e cattiveria. Per lui, fiorentino dadozione, la sfida con la Juve ha un saporte particolare e la Roma si aspetta (e spera) che questo possa essere un fattore in più. Per quanto riguarda la terza maglia per lattacco in tre si giocano il posto. Tre giovanissimi, tre giocatori che, seppur per motivi diversi, aspettano con ansia unaltra occasione. Laspetta Lamela - il favorito - che allo Juventus Stadium ha vissuto, sia in campionato sia in Coppa Italia, le serate peggiori da romanista e che stasera è chiamato alla prova di maturità; laspetta Destro, che ha il morale basso e non vede lora di segnare per sbloccarsi e per dimenticare gli errori fatali contro la Samp, e laspetta anche Nico Lopez, diciannove anni lunedì e un figlio appena nato a cui dedicare, chissà, una delle serate più importanti della sua carriera.