E D'Alessandro studia per diventare un esterno da 4-3-3

15/06/2012 alle 10:54.

CORSPORT (S. DI SEGNI) - Il pensiero di Zeman lo attraversa e non può lasciarlo indifferente. Le lezioni del boemo le definisce «il sogno». Ma Marco D’Alessandro, a 21 anni (e 88 presenze nei campionati professionistici), svela anche l’insospettabile capacità di tenere i piedi per terra. Sospira, riflette: «Preferisco rientrare alla Roma dalla porta principale, temo che non sia ancora giunto il mio tempo. Un’altra esperienza in B non mi farebbe male» .

Quel giorno fu schierato in alto a destra, lui ammette candidamente di trovarsi meglio dall’altra parte del campo:  «A sinistra posso sfruttare la mia tecnica, rientrare e calciare con il piede preferito. Così mi riescono più giocate, altrimenti rischio di essere troppo lineare» .  Ora il ragazzo cresciuto nel vivaio romanista è un osservato speciale del Livorno e del Cesena:«Due soluzioni che mi andrebbero benissimo, due piazze che esaltano i giovani volenterosi» . In tema di vivai D’Alessandro si lascia andare ad una considerazione: «In Italia girano un po’ meno soldi rispetto al passato, la cantera azzurra mi sembra che stia tornando di moda». A proposito di azzurri, Marco spende parole di elogio per un ex compagno di squadra speciale:«La Roma è sulle tracce di ? Farebbe un gran colpo, lo conosco bene, ho giocato con lui nell’Under 17, 19 e 21. Chi lo ha seguito non può essere meravigliato dalla stagione che ha disputato» . Parlare della Roma che verrà è un colpo basso alla sua nostalgia della Capitale:«Mi mancano le mie abitudini, mi manca l’aria scanzonata della à. A Verona mi sono ambientato bene, è una splendida piazza, ci sono anche i sampietrini... certo, quelli di Roma sono un’altra cosa» . Trattiene il respiro. Trattiene i sogni. Zeman è là. Appuntamento al futuro?