Mezza serie A rischia la stangata

19/04/2012 alle 11:32.

IL GIORNALE (M. DI DIO) - Almeno 75 partite sospette tra A e B, oltre cento i tesserati coinvolti (molti potrebbero finire a processo, la maggior parte per omessa denuncia), 12 i club della massima serie su cui si addensano nubi, tanti i pentiti (da Doni a Gervasoni, che ha parlato di 50 partite davanti al pm di Cremona, passando per Masiello, il primo ad ammettere di aver incassato soldi, e Carobbio).

 


E nel viaggio tra le squadre di A, si va dalla posizione più delicata di Atalanta (già con l’handicap del -6 del precedente processo per le colpe di capitan Doni), Lecce e Siena sulle quali gli inquirenti cercano dei riscontri al presunto coinvolgimento dei dirigenti (pugliesi incastrati dalle dichiarazioni esplosive di Masiello che ammise l’autogol nel derby con il Bari, mentre l’interrogatorio di Carobbio a Cremona avrebbe aggravato la posizione dei toscani, il cui presidente Mezzaroma è stato citato dal solito ), fino a Cesena e Udinese che al momento hanno rischi minimi di penalizzazioni - tra coinvolgimento di tesserati non dimostrato (vedi Rossi) e omessa denuncia (Pepe per i friulani sulla presunta combine per il 3-3 con il Bari). Due le gare sotto esame per i bergamaschi, quelle con Ascoli e Padova del 2011; da chiarire le sfide con Brescia e
Lazio per il club salentino che ha già tanti giocatori coinvolti; otto partite nel mirino per il Siena,da quella con il Novara fino alla più recente con il Chievo. E poi la Lazio e il , legate a doppio filo dallo scontro diretto del 15 maggio 2011 (il 4-2 per i romani tirato in ballo da ), il Chievo citato in 6 partite con Pellissier e Luciano indagati a Cremona, il con pochi elementi della sfida con il Bari persa 4-0, il Novara (3 partite, di mezzo c’è sempre ) e il Parma sul quale bisogna attendere le carte della procura. Le confessioni dell’ex , Gianello, hanno tirato in ballo anche il club azzurro per un Samp- in cui coinvolge Cannavaro e Grava. dove giocava Mascara, oggi al Novara, chiamato in causa da Gianello perché contattato attraverso un altro ex calciatore, Silvio Giusti, sulla possibilità di poter «manovrare» Brescia-Catania (Mascara militava tra i siciliani). E l’attaccante, già uscito dall’indagine, si è sfogato su in maniera pesante: «Stare sulla bocca degli altri per i ca... propri è una cosa che mi fa girare le p..., siete dei poveracci». Le audizioni in Federcalcio, intanto, continuano:oggi tocca a Corvia e Marco Rossi, domani a Zamperini (la cui amicizia sta inguaiando il laziale Mauri) e Bellavista.