
CORSPORT (R. MAIDA) - Un pensiero, un languorino, una suggestione. Francesco Totti in Nazionale, sei anni dopo la finale della coppa del mondo, per lEuropeo della rinascita azzurra.
LIDEA - Niente di definitivo o impegnativo. Ma in altri tempi, anche con il ct Lippi che adorava, Totti non aveva considerato la possibilità di tornare a giocare per la patria. Adesso invece, in unintervista al Tg1 abbellita dai quadri con le sue magliette più belle, compresa quella della Nazionale, sospende la decisione e rinvia ogni discorso: «Vedremo come starò a maggio. E chiaro che se sarò in condizione come adesso, ne discuteremo. Con Prandelli ho un grandissimo rapporto, perciò sono contento che mi prenda in considerazione. Mi hanno parlato bene di lui anche come allenatore...». (...)
LEGAME - E se la stima per Prandelli è stata rafforzata dallipotesi azzurra, lamore con Luis Enrique è stato cementato da unintesa perfetta. Anche sul ritorno alla posizione di trequartista, Totti ammette: «Allinizio ero scettico a proposito di questo ruolo. Invece ha avuto ragione lallenatore» . Che un giorno, dopo settimane di incomprensioni e qualche cigolio nel loro rapporto, gli ha detto: «Stai tranquillo, con me segnerai tanti gol e batterai altri record» . Oggi quella promessa sta diventando realtà: Totti nel 2012 è già a quota quattro - il migliore in serie A con Milito e Di Natale - e ha superato Gunnar Nordahl a quota 211. «Ma con lui non ci sono mai stati problemi. Mai, neppure allinizio. (...)
COMPLIMENTI - Non ha dubbi su chi meriti lOscar del calcio italiano («Ibrahimovic» ) e coccola lamico Del Piero, avversario stasera in Coppa Italia, vicino alladdio alla Juve: «Mi dispiace se questa sarà lultima partita contro di noi. Alessandro ha fatto la differenza in Italia e allestero. La Juve dovrebbe trattarlo con i guanti bianchi. Spero che possa rimanere nella sua squadra fino a quando lo vorrà»
FUTURO - Totti non vede ancora nemmeno in lontananza la fine della carriera:«Ho altre due stagioni di contratto. Quando si arriva a 35 anni, di solito comincia la discesa. Io invece mi sento in salita... Dovessi rendermi conto che non ce la faccio, sarei il primo a gettare la spugna. Ma se continuo ad avere questa condizione fisica spero veramente di giocare fino a 40 anni». Naturalmente con la Roma, nonostante i mugugni di dicembre: «Ho sempre voluto indossare ununica maglia, questa. Ho avuto la possibilità di andare via ma lamore per la Roma ha prevalso. La maglia della Roma vale più di un Pallone dOro, anche se sono due cose differenti». (...)