E quando sento Opa detto alla tv...

06/02/2011 alle 11:32.

IL ROMANISTA (P. MARCACCI) - Cominciamo dal più difficile, perché ognuno di quelli che l’ha pronunciato l’ha fatto a modo suo, in maniera cioè differente da ogni altro: Julian Movsesian, il gestore di fondi associato a Di Benedetto nell’offerta per l’acquisizione dell’AS Roma.

Ma se il Fondo Abarth o Aabar che dir si voglia ci ha fatto sgommare sulle strade di Montecarlo, ogni volta che abbiamo sentito nelle varie radio affrontare la questione dell’Opa (offerta pubblica di acquisto) necessaria per rastrellare le azioni dal mercato, a farci sognare sono stati invece quei giornalisti dall’accento capitolino un po’ più marcato della media. Perché il freddo termine Opa pronunciato da loro si trasformava in “Oba”, con la nostra fantasia che subito correva alle ancheggianti danzatrici carioca, al punto che uno non capiva più se gli americani avrebbero dovuto lanciare un’Oba per le azioni eccedenti il 67 per cento o se le Opa Opa fossero ancora le sculettanti mulatte che ogni tanto vengono in tournee in Europa. O Euroba? Mah… A volte ci si è messa anche la grafica, a confoderci le idee, come venerdì sera, quando su Sky Sport 24 ha troneggiato la scritta “Charaz Sa”. Ma non era Claraz Sa? Sembra che alla fine i giornalisti più goderecci abbiano optato per “Cha cha cha” e se ne siano andati in balera, lasciando che la grafica facesse il suo corso, un po’ come l’onomastica riguardante il nuovo, probabile, patron giallorosso: Richard DiBenedetto, Frank DiBenedetto, George DiBenedetto a seconda della frequenza radiofonica selezionata, soprattutto nei primi giorni in cui si è cominciato a parlare dell’offerta. A quel punto perché non citare anche Ida Di Benedetto, attrice partenopea ancora conturbante ed ex sogno erotico degli italiani negli anni Settanta e Ottanta? Alla fin fine, per dirla con l’accento della collega di Studio Sport su Italia Uno, è pur sempre una questione “di borza”, quindi speriamo solo che gli americani ne allentino i cordoni, per capire cosa sia una ricapitalizzazione c’è sempre tempo, anche se io che scrivo so già che non ci riuscirò e al massimo, come Lucio Dalla, cercherò l’amore in Piazza…Cordusio.