GASPORT (G. GALAVOTTI) - Meno di due mesi al Mondiale. Inglesi bocciate ai quarti di Champions. Il destino nella caviglia di Rooney. Nubi sul Sudafrica. Sereno su Fabio Capello.
Che fine ha fatto la superpotenza Premier?
Che fine ha fatto la superpotenza Premier?
«Le protagoniste degli scorsi anni hanno venduto giocatori importanti, vedi il Manchester United che ha perso Ronaldo e Tevez. Si sono tutte indebolite. DallArsenal al Chelsea, al Liverpool».
Questione di soldi?
«La crisi finanziaria mondiale sè fatta sentire anche in Premier, salvo al Manchester City. Ma non ci sono alternative: chi vuole restare competitivo al top deve acquistare minimo 1-2 giocatori di grande livello ogni anno. E sperare di aver scelto bene».
Dopo Real Madrid e Manchester City, hanno speso di più Barcellona, Inter e Lione.
«Come volevasi dimostrare. Tre delle quattro semifinaliste di Champions hanno fatto grossi investimenti. Il City vuole entrare in fretta nel giro delle big, e Florentino Perez pianifica per un Real competitivo al massimo».
Il Barcellona ha polverizzato lArsenal.
«LArsenal si è trovato davanti una grande squadra, e nel suo momento migliore. Appena qualche settimana prima il Barça era in affanno. I Gunners sono stati sfortunatissimi, hanno perso giocatori importanti come van Persie, Fabregas, Arshavin».
Manchester azzoppato con Rooney.
«Lo United ha pagato caro ogni errore, il 2-1 del Bayern aMonaco è stato un regalo in extremis, il gol tedesco dell1-3 al ritorno scaturisce da un altro malinteso. La vera differenza lhanno fatta lespulsione di Rafael e linfortunio di Rooney».
Quanto ha rischiato di perdere il suo Re leone?
«Capisco perfettamente Ferguson, sa quanto Rooney è importante psicologicamente per tutta la squadra. Non credo abbia rischiato: se dopo i test lha mandato in campo, evidentemente non era grave».
Rooney e Messi sulla torre, uno da buttare.
«Li tengo tutte due, anzi, tutte tre con Cristiano Ronaldo. Tre grandi con caratteristiche diverse, il sogno è averli tutti insieme. Pensare che il Manchester United ne aveva già due...».
Limpresa dellInter a Stamford Bridge?
«Il Chelsea aveva giocato molto bene a Milano, poteva ottenere un risultato migliore, e lInter avrebbe dovuto fare unaltra partita a Londra. Nerazzurri bellissimi a Stamford Bridge, in un confronto nellinsieme equilibrato».
«Zeru inglesi» in semifinale.
«Ho sempre detto che in Italia lInter è la più forte in assoluto, competitiva su tutti i fronti. Ma è anche stata lunica che ha investito seriamente, con 6 nuovi arrivi».
In campionato non è più irresistibile.
«Magari la Champions è il suo primo obiettivo, così si è un po distratta e ha frenato».
Cosa lha sorpreso nella stagione italiana?
«Mi ha deluso la Juve. Pensavo veramente che si fosse rafforzata con gli acquisti dellestate. Però da fuori non posso capire cosa non ha funzionato».
Deluso anche dal Milan?
«Ha fatto molto bene fino a qualche settimana fa, poi invece di accelerare sè impantanato. Ha mancato due sorpassi e un aggancio. Ma Leonardo sta facendo un lavoro valido».
Loscar?
«Alla Roma e a Ranieri. Stanno facendo qualcosa di straordinario, impensabile quando avevano 14 punti di svantaggio. La squadra è sempre stata buona, però Ranieri si è superato».
Cambio di panchina vincente.
«Quando ho lasciato la Roma ho detto che in Italia un allenatore non può restare più di 4 anni, al quinto i giocatori non ti seguono più, hanno bisogno di una scossa. Spalletti è stato bravissimo, ma anche lui, come me, ha capito di aver fatto il suo tempo».
In Italia è riesplosa Calciopoli.
«Passiamo alla prossima domanda».
Il clan deglitaliani in Premier?
«Sono molto contento, tutti bravi. Ancelotti primo col Chelsea non è una sorpresa: Carlo è unicona del calcio mondiale. Mancini ha fatto bene ovunque, si sta confermando anche al City. Zola è agli inizi, ma con tutti i guai societari che ha avuto la salvezza del West Ham sarà un trionfo. Ottima la promozione in Premier di Di Matteo col West Browich, potenza del made in Italy».
Ancelotti dice che lInghilterra è favorita sullItalia al Mondiale.
«Confermo: possiamo giocarcela alla pari con tutte le finaliste, e se lo dico significa che possiamo arrivare lontano».
Il fixing delle rivali?
«Ognuna ha i suoi problemi, troppo presto per valutare».
Quanto sta in ansia per Rooney e gli altri gioielli della corona?
«Non sono uno da scongiuri. In questa fase cruciale della stagione può succedere di tutto, dita incrociate o no. Mi basta che gli infortunati recuperino in tempo».
Nel ritiro dellInghilterra a Rustenburg ogni tipo di alcolici sarà vietato?
«Nessuna novità. Con me tutti i ritiri dellInghilterra sono stati a secco. Il divieto vale anche per me e lo staff. Sarà come andare in un centro della salute: ci disintossicheremo in albergo».
Saranno giorni lunghissimi, tra una partita e laltra.
«Vedremo dinventare qualcosa di fantasioso per scacciare la noia. Ma non aspettatevi che mandi i giocatori nei casinò della vicina Sun City».
Sicuro che lei resta c.t. fino al 2012, succeda quel che succeda?
«Da parte mia non ci sono problemi».
E nel 2012?
«Tornerò a fare il telecronista, come prima che mi chiamasse lInghilterra».
Ma se la chiama unaltra nazionale, magari di un altro continente?
«Sono sempre interessato a situazioni nuove e affascinanti, e alle sfide difficili».
Anche con una squadra di club?
«Dopo aver fatto il c.t., sono lavori molto diversi. Manon chiudo nessuna porta».