Toni: "Torno presto"

11/02/2010 alle 08:48.

IL TEMPO - Luca Toni si confessa in una notte confezionata apposta per lui, in una conviviale del Roma Club Civitavecchia, al Sunbay Park Hotel, gioiello della famiglia Sensi e della direttrice Angela Nanni Fioravanti. Toni, come sta? «Molto meglio, sto lavorando bene, vediamo come va questa settimana e poi decideremo insieme il da farsi»...

 Il rientro quando è previsto, forse a ? «Non so, si tratta di lavorare bene e recuperare il prima possibile ma senza affrettare i tempi».

Un inizio scoppiettante, due gol, l'abbraccio del popolo giallorosso, poi quel maledetto minuto di Torino.

«Non me lo aspettavo, ma adesso è tanta la voglia di rientrare e far bene: addosso ho tanta rabbia da sfogare in campo».

Se l'aspettava una Roma seconda? «No, però le potenzialità ci sono. Questa è una squadra forte, ha un gruppo fantastico, un grande allenatore quindi penso che quando saremo al completo possiamo lottare per il secondo posto».

Di Ranieri cosa dice? «Per lui parlano i risultati, e che risultati». e Toni insieme prologo per l'azzurro? «Secondo me ce la stanno un po' tirando, qualcuno ci gufa contro visto che da quando sono arrivato non siamo riusciti neppure a fare un minuto insieme. Inutile guardarci alle spalle, ora l'importante è recuperare entrambi. Se stiamo bene insieme possiamo fare grandi cose».

Il 10 luglio 2006, quella bella passeggiata al Circo Massimo: un bagno di folla incredibile. «C'era tanta gente, mi piacerebbe ritornarci e stavolta per festeggiare qualcosa di importante vinta dalla Roma. Ne abbiamo le possibilità e in tutti noi c'è una gran voglia di esultare insieme a tutti i tifosi giallorossi».

Capitolo mondiale: Lippi sembra aver chiuso la porta agli oriundi. «A me questi discorsi non interessano. Io penso a me stesso e quando sto bene fisicamente non ho paura di nessuno. Credo che il centravanti della Nazionale debba essere quello più forte. Adesso pensiamo a lavorare e a giugno si vedrà quale sarà quello più forte».

I suoi obiettivi? «Innanzitutto la Roma, vincere e fare gol per spingere la squadra sempre più in alto. Poi, ovviamente, anche la Nazionale».

C'è una parola che non si può nominare a Roma: scudetto. «Beh, adesso non esageriamo. Penso che l'Inter sia la più completa di tutte, sta andando forte. Se noi riusciamo a mantenere il secondo posto e magari a vincere una coppa sarebbe veramente un'annata stupenda».

E del derby ha mai sentito parlare? «I miei compagni dicono che trasmetta sensazioni uniche. Non l'ho mai fatto e non vedo l'ora di giocarlo». Intanto va di corsa, verso il rientro. E Roma lo aspetta.