IL MESSAGGERO - Nella capitale il grande calcio ama il grande volley. Il primo fuggiasco dalla rete è stato Julio Velasco. Il cittì doro nellestate del 98 lasciò la nazionale (allora sedeva sulla panchina delle donne) chiamato dalla Lazio di Cragnotti. Adesso è arrivato il turno di un altro grande cittì, Gian Paolo Montali pronto a diventare il direttore generale della Roma della famiglia Sensi. Lannuncio dellassunzione potrebbe arrivare lunedì.
Un incontro tra Montali e Rosella Sensi cè stato qualche settimana fa: uno scambio di opinioni non solo per le questioni sportive, dei rapporti con Ranieri (con il quale Montali ha lavorato a Torino) ma anche di quelli di gestione amministrativa. Poi De Laurentiis, liquidato Marino, ha chiamato Montali a Napoli convincendolo ad accettare lofferta.
Il Napoli lo aveva già annunciato: mancava solo la presentazione. E la firma sul contratto. Ma al momento di siglare un accordo sul quale cera già lintesa, Montali ha trovato la sorpresa. Dettagli diversi da quelli concordati, sfruttamento dellimmagine a vantaggio di De Laurentiis, un accordo della durata di cinque anni dal quale lex cittì della nazionale di pallavolo non sarebbe potuto uscire e, lui che andava a ricoprire un ruolo importantissimo, sarebbe stato in prova per otto mesi. Se poi Montali, firmato il contratto, avesse deciso di andare via, avrebbe dovuto pagare una penale di un milione. Davanti quel contratto diventato capestro, un contratto tutto dalla parte del Napoli, Montali ha preferito dire no.