L'ex campione della Roma e del Brasile Paulo Roberto Falcao e' arrivato a Firenze per salutare e seguire Vincenzo Montella e i suoi metodi di lavoro, quelli che stanno lanciando la Fiorentina tra le protagoniste del campionato. Falcao gia' stamani era al centro sportivo del club viola per il primo allenamento della squadra e si
«Montella ha tutto per diventare un allenatore di altissimo livello e fare una grande carriera». I complimenti stavolta arrivano da Paulo Roberto Falcao, ex campione del Brasile e della Roma venuto a Firenze per seguire la Fiorentina e i metodi di lavoro del suo tecnico. Un viaggio di studio che già l'anno scorso lo aveva portato in Spagna, da Mourinho e Guardiola, in Italia da Prandelli e da Sacchi, adesso da Montella e nei prossimi giorni, impegni permettendo, in Inghilterra da Ferguson e Mancini. «Ho scelto la Fiorentina, unica squadra italiana, perchè sta giocando bene e vivendo davvero un bel momento - ha proseguito Falcao che ha parlato sia ai cronisti che a Violachannel - Mi ha molto colpito come applica il 3-5-2, un modulo che sta tornando in auge come confermano anche Juve, Inter, Napoli, Lazio, segno che spesso ci si rinnova nel calcio guardando al passato». Poi sul campionato italiano: «La Juve gioca un bel calcio, ha mantenuto più o meno lo stesso assetto della passata stagione e ha nel collettivo il suo punto di forza. Quindi i bianconeri si confermano favoriti per lo scudetto anche se la stagione è ancora molto lunga, ci sono più di 70 punti da assegnare, può ancora accadere di tutto».
Inevitabile un pensiero alla Roma con cui Falcao ha vinto uno scudetto: «Ha cambiato molto e ogni allenatore ha bisogno di tempo, specie Zeman considerando il suo gioco e il modulo molto offensivo. Però lui ha grande esperienza e farà bene. Il caso-De Rossi? Non conoscendo a fondo la vicenda non me la sento di dare giudizi o consigli. Aquilani? Forse è il giocatore che mi somiglia un pò, anche se è difficile fare confronti perchè il calcio di adesso è diverso dal mio. Di sicuro - ha aggiunto - il centrocampo della Fiorentina con Aquilani, Pizarro, Borja Valero è di grande qualità, mi piace molto». Poi entrando sui singoli: «Mi dispiace per Pato e i suoi continui infortuni, però ha doti straordinarie come ha dimostrato anche in Nazionale, mi auguro possa ritrovarsi e il Milan lo aspetti. Quanto a Hernanes mi piace davvero molto - ha detto parlando del talento della Lazio - è tecnicamente forte, sa usare entrambi i piedi, è un giocatore moderno».
Quindi si è soffermato sull'attaccante Damiao che lui ha allenato e che è seguito da molti club («Fa reparto da solo, può crescere ancora») e sul bomber colombiano dell'Atletico Madrid che porta il suo nome, Radamel Falcao: «Ho scoperto con piacere che è stato chiamato così perchè suo padre era un grande appassionato di calcio ed era mio tifoso». Infine il futuro: dai Mondiali («Saranno bellissimi») a se stesso: «Se dovesse capitare mi piacerebbe lavorare in Europa». Ora è impegnato a finire un libro sul Mondiale di Spagna '82 e in particolare su Brasile-Italia 2-3 con tripletta di Paolo Rossi. «Proprio il mio amico Paolo - ha concluso sorridendo - firmerà la prefazione, quella è stata una sfida storica e ne parleranno tutti i protagonisti».
(ansa)