Chi umilia i figli di Roma non ha visione del futuro

19/09/2024 alle 08:20.
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Sedici gennaio. Diciotto settembre. Duecentoquarantasei giorni. Addio Mou, benvenuto De Rossi. Addio al Sedici, benvenuto al nuovo allenatore, Ivan Juric. Duecentoquarantasei giorni per partorire un clamoroso ribaltone e, soprattutto, certificare per l'ennesima volta l'assoluta incompetenza calcistica di una società che non ha nessuna conoscenza pallonara, che non sa cosa vuol dire costruire e gestire una squadra, che non ha una visione dell'oggi, figuratevi del domani. Con questa clamorosa follia, i Friedkin e il loro braccio armato, la dottoressa Lina Souloukou, hanno firmato la loro fine romanista. Umiliando un figlio di Roma amato come pochi altri, destabilizzando ulteriormente il club e un ambiente che definire disorientato è un eufemismo [...] Ma come si fa, per dire, a far firmare al Sedici pochi mesi fa un contratto di tre anni a due milioni e mezzo netti e poi, a distanza di poche settimane, pur alla luce di (quattro) risultati molto deludenti, mettere alla porta con poche righe di comunicato uno dei pochi con dna romanista rimasto a Trigoria? Cosa può essere successo per arrivare a tanto? Si racconta che nella serata di lunedì ci sia stata una esagitata riunione tra la proprietà, il Sedici, l'amministratrice delegata Lina Souloukou e il direttore sportivo Florent Ghisolfi. Riunione in cui il tecnico potrebbe aver ufficializzato i pessimi rapporti con l'ad (che non lo voleva), una sorta di io o lei. I Friedkin hanno scelto la greca [...] Il risultato è che la Roma è nel caos e nelle mani di una dirigenza che ormai sospettiamo non sappia che a calcio si gioca in undici. I risultati ci auguriamo possano riconsegnare un presente e un futuro alla Roma [...]

(La Repubblica - Piero Torri)