I numeri difficilmente mentono. Magari, come ama ricordare lo scrittore statunitense Gregg Easterbrook «li si può torturare abbastanza per far sì che confessino qualsiasi cosa». Per un centravanti, però, c’è poco da fare I numeri sono spietati, cartina di tornasole del rendimento. Perché un 9, soprattutto nell’immaginario popolare, si pesa dai gol. Segni, fai il tuo dovere. Resti a secco, un po’ meno. E vai poi a ricordare che per un allenatore la questione è un po’ diversa, come lo stesso Mou ha spesso fatto presente. Il problema è che anche per gli attaccanti segnare è l’unica cosa che conta. Perché sono in pochi a pensarla come Cassano, per il quale «un assist è meglio di un gol». Figuriamoci Abraham, neo papà, che non vede l’ora di dedicare la prima perla al nuovo arrivato Amari. L’occasione arriva domani, contro la Real Sociedad, quando Tammy tornerà a guidare l’attacco giallorosso. Serve vincere contro i baschi e i gol chiamano loro due, Paulo e l’inglese. [...]
(Il Messaggero)