Il nodo più complicato da districare in vista della ripartenza del campionato, che resta in bilico, è legata ai nuovi positivi al coronavirus. Ieri gran parte della discussione sul protocollo tra il Comitato Tecnico Scientifico e la Figc, rappresentata dal presidente Gravina e dal prof. Zeppilli, è stata incentrata su questo punto. Il governo punta sulla quarantena di tutta la squadra, la serie A invece vorrebbe invece trattare il calciatore in questione come un infortunato.
Il tema è spinoso e i medici della serie A, guidati da Nanni del Bologna, sono tornati alla carica contro parte del protocollo. Qualcuno (Roma, Lazio e Juventus si sono dissociate e la Fiorentina non si è espressa) sono pronti a scrivere una lettera nella quale verrebbe anche attaccato anche il prof. Zeppilli. La questione è legata alla responsabilità civile che preoccupa i vari medici sociali. Tanto che nei giorni scorsi la Figc si era adoperata per stipulare un'assicurazione che salvaguardasse ulteriormente i medici proprio su questo aspetto. La verità è che c'è ancora caos. E per qualcuno sarebbe organizzato da chi soffia sul vento dello stop.
Ieri intanto sono spuntati altri dieci contagiati: sei alla Fiorentina e quattro alla Sampdoria, che si aggiungono al giocatore del Torino. Smentiti, invece, i positivi del Milan. Ora sarà compito del governo tradurre la relazione scritta ieri e consegnata al Ministro della Salute, Speranza in opportunità per riprendere allenamenti e campionato. Sarà il premier Conte a decidere e con ogni probabilità lo farà nel prossimo consiglio dei ministri in programma la prossima settimana.
(Il Messaggero)