Prova del nove. Roma, c’è il Toro da domare. DiFra col dubbio Dzeko-Schick

18/01/2019 alle 13:18.
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LEGGO (F. BALZANI) - I duellanti del presente per affrontare quello che potrebbe essere il futuro. Sabato col Torino di Belotti a contendersi un posto dentro l'area granata saranno ancora Dzeko e Schick. Il bomber bosniaco che in campionato sembra non ingranare o il talento ceco in ripresa dopo un periodo di buio. Un dubbio che fino a un paio di mesi fa avrebbe fatto sorridere. Oggi però le cose sembrano essere cambiate, e pure la maggioranza dei tifosi (basti guardare i sondaggi sui social) propendono per dare ancora fiducia a Schick che contro l'Entella ha messo a segno 2 gol e un assist.

Anche il rendimento dei due in campionato è molto simile: tredici presenze e 2 reti per Schick, 15 presenze e 2 centri per Dzeko (che però ne ha fatti 5 in Champions). Il favorito a una maglia da titolare sembra comunque Edin che però a fine stagione potrebbe salutare. Il feeling con la piazza è un po' scemato e ora al bosniaco è tornata voglia di Premier. Il West Ham sarebbe disposto a pagare 20 milioni (o ad inserire Arnautovic nella trattativa) oltre al lauto stipendio da 4,5 milioni. Anche per questo avrebbe più senso valorizzare Schick che invece ha chiuso la porte a qualsiasi offerta di gennaio. Il ceco, dopo aver assunto un mental coach, sembra aver cambiato la rotta. Di Francesco lo sa e non vorrebbe frenarlo anche se non gli ha lesinato critiche dopo la partita in coppa Italia: «Ho visto buone giocate, ma deve smetterla di accontentarsi». Va pure detto che contro l'esperta difesa del Torino potrebbe servire di più la capacità di Dzeko nel creare spazi e nel dare respiro alla manovra offensiva. Il dubbio resterà fino alla fine. Ai lati, invece, sembrano non esserci dubbi: El Shaarawy a sinistra e Under a destra. Come detto il duello tra i due numeri nove del presente andrà in scena davanti a Belotti.

Uno degli obiettivi di Monchi per il mercato estivo nel tentativo di sostituire proprio Dzeko. Il Gallo si sta riprendendo dopo un periodo difficile passato tra infortuni e digiuno da gol. Anche per questo il valore del suo cartellino è sceso a 40 milioni. Meno della metà di quanto chiedeva Cairo fino a un anno fa. Il suo stipendio (1,8 milioni a stagione) è in piena sintonia col monte ingaggi della Roma e nell'affare potrebbe entrare pure Perotti.