De Rossi sfratta «Settembrini», il ritrovo dei politici. Ma una nuova gestione può salvare i 40 dipendenti

22/11/2018 alle 14:31.
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Ades­so, almeno al bar Settembrini, rischiano di non esserci più né i tavoli né le orecchie. Il ristorante è ancora aperto – e ieri i dipendenti ri­ spondevano tranquillamente al telefono –, lo sfratto del bar, deciso dal giudice tempo fa, è invece diventato esecutivo. E questo, dopo l’indiscrezione di la Repubblica, a Roma fa rumo­re per due motivi: perché Set­ tembrini, all’interno del quar­tiere Prati, è uno dei posti stori­ci della Capitale; e perché le mura sono di un altro simbolo della città, Daniele De Rossi. Per lui, quella di Settembrini, è una storia vecchia, [...] per i romani invece è di­ ventata nota adesso, che le for­ze dell’ordine hanno reso ese­cutivo lo sfratto.

De Rossi, che vive in centro a pochi chi­ lometri di distanza dal bar, dal­l’altra parte del Tevere, si è ri­ volto alla magistratura come proprietario del locale (negli ultimi anni ha cambiato nome e ragione sociale 5 volte) per­ ché da tempo non riceve più il canone stabilito. A quel punto è passato alle vie legali [...].

Ie­ri le forze dell’ordine hanno re­so esecutivo lo sfratto, adesso potrebbe esserci un’altra gestione, l’attuale potrebbe tro­vare un accordo, oppure si potrebbe aprire un’altra attività, [...]  soprattutto nell’ottica di tute­lare il lavoro di quaranta per­sone tra collaboratori e dipendenti che adesso rischiano di rimanere disoccupati [...]

(Gasport)