Adesso, almeno al bar Settembrini, rischiano di non esserci più né i tavoli né le orecchie. Il ristorante è ancora aperto – e ieri i dipendenti ri spondevano tranquillamente al telefono –, lo sfratto del bar, deciso dal giudice tempo fa, è invece diventato esecutivo. E questo, dopo l’indiscrezione di la Repubblica, a Roma fa rumore per due motivi: perché Set tembrini, all’interno del quartiere Prati, è uno dei posti storici della Capitale; e perché le mura sono di un altro simbolo della città, Daniele De Rossi. Per lui, quella di Settembrini, è una storia vecchia, [...] per i romani invece è di ventata nota adesso, che le forze dell’ordine hanno reso esecutivo lo sfratto.
De Rossi, che vive in centro a pochi chi lometri di distanza dal bar, dall’altra parte del Tevere, si è ri volto alla magistratura come proprietario del locale (negli ultimi anni ha cambiato nome e ragione sociale 5 volte) per ché da tempo non riceve più il canone stabilito. A quel punto è passato alle vie legali [...].
Ieri le forze dell’ordine hanno reso esecutivo lo sfratto, adesso potrebbe esserci un’altra gestione, l’attuale potrebbe trovare un accordo, oppure si potrebbe aprire un’altra attività, [...] soprattutto nell’ottica di tutelare il lavoro di quaranta persone tra collaboratori e dipendenti che adesso rischiano di rimanere disoccupati [...]
(Gasport)