Sosa: «Attenzione a Perotti e Salah: se Dzeko segna tanto il merito è soprattutto loro»

05/05/2017 alle 13:11.
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Nel suo giro del mondo, dall'Argentina all'Italia, passando per Germania, Ucraina, Spagna e Turchia, José Ernesto Sosa di campioni ne ha visti tanti. A San Siro sfiderà per l'ultima volta : «Quando un calciatore smette di giocare, è sempre un momento difficile. Da piccolo guardavo il campionato italiano e lui c'è sempre stato. Lo ammiro tantissimo», il pensiero dell'argentino.

Per voi è la gara della svolta?
«Noi vogliamo andare in Europa, ve lo assicuro. Questa per noi è una partita molto importante, ma non è decisiva. Mancano ancora 4 gare e abbiamo qualche punto di vantaggio sulle rivali».

Però, 2 punti contro , Empoli e Crotone sono pochi, non trova?
«Per noi è difficile parlare dopo questi risultati negativi, ma dobbiamo continuare ad allenarci per migliorare».

Sarete più arrabbiati voi o la Roma che ha perso il derby?
«Loro lo saranno sicuramente, ma dobbiamo pensare a noi stessi».

Se vincete e la batte il Torino, i bianconeri saranno campioni di Italia.
«Per loro infatti sarà una gara molto ma molto importante. Ripeto, dobbiamo restare concentrati».

Chi teme di più della Roma?
«Direi un attaccante perché fa gol. Ma è meglio stare attenti a e . Le azioni partono da loro, non dobbiamo far arrivare palloni a ».

Il suo rapporto con Montella?
«Sto giocando in un nuovo ruolo, per un calciatore questa cosa è sempre importante. Se mi ha allungato la carriera? Speriamo».

Lei è stato allenato anche da Simeone sia all'Estudiantes sia all'Atletico ...
«Quando allenava in Argentina aveva già una mentalità orientata verso l'Europa. Ai giocatori più giovani infatti dava molti consigli e ci diceva di essere pronti per il calcio europeo».

Ha molti tatuaggi. Berlusconi non le ha mai detto nulla a riguardo?
«No, ho sempre seguito i consigli di Galliani di non farli vedere (ride, ndc)».

Questi tatuaggi cosa potrebbero raccontare del suo futuro?
«Ho un altro anno di contratto, qui sto bene e vorrei restare. Ma ora pensiamo a queste 4 gare e a tornare in Europa, che è un traguardo molto importante».

(il messaggero)

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Il centrocampista del Milan ha rilasciato anche un'altra intervista, pubblicata dal quotidiano. Queste le sue dichiarazioni:

Una vittoria nelle ultime cinque partite, un buon pari nel derby e poi i piccoli, grandi, inciampi con , Empoli e Crotone. Che succede alla squadra?

«Forse sembravano vittorie sicure, per tutti. Per noi e in generale, e invece non è stato così. Noi non lo pensavamo, se non inconsciamente, che potessero essere partite facili. Fisicamente siamo a posto, dovremo essere più decisi nell’approccio, più concentrati fin dal primo minuti di partita. Così tutto piò cambiare».

E’ così che aspettate la Roma?

«Non c’è più tempo da perdere, dobbiamo riprenderci subito. Siamo tutti carichi come è normale che sia e ci batteremo per una vittoria che sarebbe importantissima. A loro toglierei , perché è quello che fa gol. Ma attenti anche al mio amico e a , è da loro che partono i pericoli».

Se non c’è più tempo da perdere significa che il Milan si è già attardato in qualche occasione?

«Potevamo essere più avanti in classifica, abbiamo regalato tanti punti contro squadre che potevamo benissimo battere. Non dobbiamo più ragionare così ma andare avanti per vincere sempre, che davanti ci sia l’Empoli o la Roma, il Crotone o l’Atalanta». (...)

, che poteva essere rossonero, certamente lo sarebbe stato: ha un saluto per la sua probabile ultima a San Siro?

«Francesco è un fuoriclasse, ammirabile per tutto quello che ha fatto per la sua gente. Purtroppo però prima o poi tutti dobbiamo smettere».

(gasport)