IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Nainggolan non dimentica e vuole riscattarsi. C'è da cancellare quell'ultima visita allo Stade des Lumieres: il 13 giugno del 2016, al debutto nell'Europeo in Francia, si inchinò con il Belgio davanti all'Italia di Conte e De Rossi. Finì 2 a 0 per gli azzurri, con i gol di Giaccherini nel primo tempo e di Pellè nel recupero. Ma stavolta è qui con la Roma che cerca di riprendere quota dopo le cadute contro la Lazio e il Napoli. Il momento è delicato, ma Radja va subito oltre: «Le critiche sono normali per chi fa il nostro mestiere. Ma sono due partite, non abbiamo buttato via tutto. Anzi, siamo sempre in corsa su 3 fronti. In Coppa Italia possiamo ancora rimontare e il piazzamento in campionato, nonostante la vittoria del Napoli, è sempre lo stesso, restiamo al secondo posto. Questi ko ci fanno male e sappiamo di dover far meglio per uscirne».
STANCO A CHI? - Non ha la lingua di fuori e ci tiene a chiarirlo: «Lavoriamo tutti i giorni per essere pronti a giocare le partite che arrivano, anche quando sono vicine. Io voglio scendere in campo sempre, come gli altri, del resto. In alcuni match magari uno rende meno per merito dell'avversario, a volte per colpa nostra. Io mi preparo per tutte». Non dà, invece, alcuna certezza sul futuro: «Siamo a metà stagione e già mi fate pensare al mercato. Io penso a far bene. Come, del resto, ho sempre fatto e come cerco di fare in ogni partita. Poi queste sono cose che si vedranno più avanti. Io sono felice qui, sto bene, mi piace giocare per questa società. Poi vedremo». Da Marsiglia, invece, Garcia stuzzica Spalletti: «Mi auguro che il pubblico francese possa vedere da vicino Totti che è qualcosa d'eccezionale, calciatore eterno... della Città Eterna».