«Adesso però non dobbiamo fare errori, occorre vincere». Idee chiare per Kostas Manolas alla vigilia della sfida con l'Empoli. Pensare al presente aiuta ad accantonare il suo futuro, che radio mercato vuole quasi sicuramente lontano da Roma. «Come ho letto da tutti i giornali, il mio avvenire sarà al Real Madrid, a Barcellona, al Manchester United, all’Inter, alla Juve, all’Arsenal, al Psg – ironizza il difensore, in realtà primo indiziato alla cessione per sistemare il bilancio –. Il mio futuro invece lo sa solo Dio, io devo fare solo bene alla Roma perché la realtà è che ho ancora due anni di contratto. Sono legato alla Roma. Prometto che darò il 110% per questa squadra». Proprio in questa chiave, ci tiene a precisare i suoi «consigli» a Nainggolan di giocare altrove. «Io non ho mai detto che la Roma non sia un grande club. Se non lo fosse, non sarei mai venuto. Perciò non ho mai spinto ad andare via. Ho solo detto che è un top player che può giocare ovunque. La scelta è sua, non lo spingo io o non devo dirgli dove deve andare. È un problema suo non mio».
Un problema di entrambi, invece, è quello di provare a vincere qualcosa. «Speriamo di fare in tempo a vincere qualcosa. Dobbiamo sempre crederci. Lazio? Se facciamo la stessa partita fatta contro il Lione, sono molto fiducioso che possiamo rimontare. Per fortuna ora hanno rimosso le barriere in curva. I tifosi ci mancano tantissimo. Vedo che sarà tutto pieno al derby, sarà una spinta per fare la rimonta. Senza contare che Spalletti ci ha insegnato a credere sempre alla vittoria. Lui è uno che vuole vincere sempre».
(gasport)