L’addio di Walter Sabatini alla Roma riapre la polemica sul Capitano: «Io gli darei il Nobel per la fisica, viste le traiettorie e le parabole che fa: ha rimesso in discussione Keplero. Però la sua luce abbagliante oscura tutto il gruppo, vista anche la curiosità morbosa che c’è su di lui. La sua presenza comprime la crescita degli altri. Così è un tappo». L’ultima colpa di Totti, insomma, è quella di essere troppo bravo e di esserlo stato per 25 anni e 250 gol. Respinto con perdite Nainggolan, Sabatini ha spiegato il suo addio: «Il presidente Pallotta punta sulle statistiche e cerca un algoritmo vincente, mentre io vivo di istinto. Vengo sostituito da un’altra cultura».
(corsera)