Nuova strategia Olimpico, ora la Roma ci mette la faccia

19/10/2016 alle 13:42.
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Il timore è che, per l’ennesima volta, la Roma si ritrovi a giocare in casa soltanto sulla carta. I romanisti pronti ad assistere alla sfida con l'Austria Vienna non dovrebbero superare quota 15mila, considerando anche che la parte più calda del tifo è assente da più di un anno. I giocatori e , ancor più dei dirigenti e della proprietà, non sopportano questa situazione. Lo spogliatoio ne parla: dopo e Totti, a è stato a lanciare un appello («Chi di dovere si metta una mano sulla coscienza »). Ma anche i calciatori stranieri, che arrivano da altri ambienti, reputano questa situazione davvero «insostenibile».

Come loro anche i giocatori del passato: per Vincent Candela, «i tifosi della Roma meritano di essere trattati come gli altri, quando si domanda: “Perché solo qui certe cose?”, nessuno è in grado di rispondere». Giacomo Losi, invece, ribadisce: «La squadra ha bisogno dei suoi tifosi, speriamo tornino perché questo non è calcio. Non so se le barriere si possano togliere o meno, ma è ora di fare qualcosa ». Dello stesso avviso anche Giuseppe Giannini, che nei giorni scorsi ha lanciato un vero e proprio appello: «Mi rivolgo alle istituzioni: restituite alla Roma la sua curva, il cuore di questa società, perché negli altri stadi succede di tutto e certe regole sono ingiuste».

La situazione non sembra destinata a cambiare: l’unica novità è rappresentata dal debutto dei biglietti caricati sull’applicazione «Passbook» degli smartphone. Per il resto il piano di sicurezza è lo stesso di sempre, anche se l’allerta è alta visto l’arrivo di 2000 tifosi austriaci (in passato protagonisti di episodi di violenza in Europa e sembrerebbe molto vicini a frange estreme del tifo della Lazio). Fa sapere la , «in centro e nel cosiddetto “tridente” non sarà possibile consumare bevande alcoliche per strada, ma solo all’interno dei pubblici esercizi. Specifiche misure sono state chieste per la tutela dei monumenti».

(gasport)