Pallotta fa il seduttore ma Spalletti non ha fretta

21/09/2016 alle 14:04.
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Roma sarà anche «il posto ideale per fare calcio», sarà pure «il presidente che a me piace avere», ma quando il numero uno del club giallorosso gli ha recapitato un messaggio d’amore sincero («mi piacerebbe moltissimo che restasse a lungo»), alla domanda se si sentisse di confermare che resterà a lungo alla Roma, ha replicato: «No, questo è un discorso che si vedrà poi col lavoro che riusciremo a fare insieme, in base a ciò che la squadra evidenzierà come comportamenti. Non è che si possa dire a priori allenando una squadra come la Roma: “Si farà così per due-tre anni”. Dipenderà da quello che succede, il futuro è ora, ce lo giochiamo. Dipenderà da ciò che gli dimostrerò se questo potrà andare avanti.». Insomma, ripassare più avanti.

In ogni caso, per il presidente suona il violino meglio di a Torino. «È una persona eccezionale. Ha grandissimo entusiasmo e voglia di migliorare la Roma. Stiamo vedendo il suo impegno. Ha moltissime qualità, è uno camaleontico, a cena diventa subito uno showman. È una persona che ti trasferisce subito fiducia, che crede in te. Per usare lo slang americano: da uno come lui ci comprerei una macchina usata». Tutto, tra l’altro, si è materializzato nella squadra. «La rosa non è corta ed è di qualità».

(gasport)