Roma vecchie maniere per la remuntada

07/03/2016 alle 13:19.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma vola stamattina in Spagna e , almeno stando alle esercitazioni di questi giorni, va a per giocarsela alla pari contro il . Le 7 vittorie di fila in campionato danno forza alla strategia di Lucio. Che, per la verità, è stato già spavaldo il 17 febbraio all’Olimpico. E proprio la sconfitta nella gara d’andata (2 a 0), amara soprattutto per i 2 rigori negati, darà la spinta in più. Perché scontatamente andrà a influenzare l’atteggiamento dei giallorossi al Bernabeu: per tentare la rimonta e quindi l’impresa, bisogna nuovamente aggredire i galacticos. Spaventarli nel loro tempio, come accadde la notte del 5 marzo 2008, sempre con il toscano in panchina, per conquistare il successo e la qualificazione ai quarti di . Che manca appunto da 8 anni esatti.

RITORNO AL PASSATO La tentazione c’è. sta pensando di riproporre lo spartito che lo ha fatto conoscere in Europa. In allenamento ha provato a lungo il , cioè il sistema di gioco che gli permise, con la Roma, di giocare per 2 stagioni consecutive 20 gare di , senza fermarsi agli ottavi come fece nell’annata successiva. L’infortunio muscolare di , inserito lo stesso nella lista dei 21 convocati che oggi partiranno per , lo potrebbe spingere a ripresentare il modulo della sua prima avventura nella capitale. A vedere i giocatori scelti, l’assetto è abbastanza spregiudicato: davanti a , la linea a quattro con , , Zukanovic ( è out), ; e , regia divisa a metà tra e , e rombo offensivo con a destra, trequartista, a sinistra e prima punta. All’andata, in partenza, restò fuori proprio il centravanti. Ma anche in quel caso furono le precarie condizioni fisiche di alcuni titolari (a cominciare da che, entrato nel finale, si è poi infortunato e non ha più giocato) a determinare il 4-1-4-1, con (preferito a ) a far scudo davanti a e . E con , avanti più che mai e riferimento per esterni e centrocampisti.

PREMIO QUALITÀ Solo nel tardo pomeriggio, nella rifinitura al Bernabeu, sapremo se sarà recuperabile per la gara di domani sera. Dalla sua presenza, dipenderanno le altre scelte. Se non ce la facesse, la Roma avrebbe solo palleggiatori in mezzo al campo. Fondamentale diventerebbe il lavoro di , , e , chiamati a pressare. Il baricentro sarebbe più alto del solito, anche se sa bene come preparare i suoi giocatori per la fase di non possesso palla con l’obiettivo di avere comunque equlibrio e compattezza. Squadra corta, per capirsi, come è successo venerdì contro la , demolita con ripartenze brevi, verticalizzazioni e ritmo altissimo.

QUESTIONE DI FISICO I centimetri e i chili di possono tornare utili. Nelle due aree di rigore sulle palle inattive, per aiutare i compagni a salire in avanti, Il centravanti è finito in panchina nelle ultime 2 gare contro l’Empoli e la . e non è partito dall’inizio nemmeno nella prima sfida contro il . Nelle 10 partite con allenatore è stato titolare 5 volte ed è entrato in corsa in 4 gare. Ne ha insomma salata solo 1, quella a Reggio Emilia contro il , ma solo perché rimase a Roma (contusione alla gamba). Con il nuovo tecnico ha segnato 3 gol e ha dato l’impressione di trovarsi più a suo agio con il 4-3-1-2 e al suo fianco. Lucio, però, lo tiene in considerazione a prescindere dal sistema di gioco. E’ chiaro che, se avrà a disposizione , non può avere la certezza di cominciare la gara. Si giocherebbe il posto con ed El Sharaawy che, contando i loro gol e assist, risultano tra i principali artefici della striscia delle 7 vittorie di fila.