Festa Dzeko: ora è diverso. Gol, testa e motivazioni

18/03/2016 alle 13:16.
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Quello che aveva segnato solo 3 gol in 17 partite da titolare, è lo stesso che nelle ultime 3 gare dal via ne ha firmati 4. È lo stesso, sì. O forse no, a dar retta a . Per 4 motivi, in ordine casuale. Primo: qualcosa è scattato nella sua testa. La pancia piena, quella del «volete che alla mia età mi preoccupi per aver segnato poco?», si è trasformata in rabbia. Secondo: qualcosa è mutato nel gioco. La Roma ora si adatta alle sue caratteristiche, il gioco non è più monocorde, la squadra sa leggere le situazioni e applicarle a seconda del momento e dell’avversario. Terzo: è migliorato dal punto di vista fisico. Il bosniaco visto a Udine, ma anche quello di (al netto dell’errore sotto porta), è un giocatore più brillante sulla seconda giocata, quella che viene un attimo dopo il controllo di palla. Punto quarto: l’attaccante è stato rassicurato dal club sul suo futuro. Perché le voci che lo vedevano lontano dalla Roma in qualche modo lo turbavano: non è tipo che ama rinnegare le sue scelte. E quella di giocare a Roma, un’estate fa, fu per una scelta ponderata. E allora titolare con l’ è una conseguenza naturale.

(gasport)