Impossibile, ma non del tutto

16/09/2015 alle 13:33.
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GASPORT (S. VERNAZZA) -  un marziano a Roma. Arriva all’Olimpico lo stesso della finale di , vinta a giugno contro la . L’unica variazione nel ruolo di terzino : al posto dell’infortunato Dani Alves giocherà Sergi Roberto, classico «canterano» blaugrana. I tre «caballeros» . Suarez e Neymar più scatenati che mai, Rakitic e Iniesta a ricamare calcio alle loro spalle: speranze per la Roma orfana di ? Così, d’istinto, ci aggrappiamo al ponentino, al residuo di caldo annunciato, al dolce abbiocco che tramortisce chi si lascia ammaliare dalla bellezza della à. Perché, tecnicamente parlando, non ci sarebbe gara. Non ci sarebbe, al condizionale. Le partite vanno giocate.

Il è vulnerabile? Sì, un punto debole visibile ce l’ha, e a nostro parere è costituito dal . Ter Stegen vorrebbe oscurare Neuer, qualcuno gli fa credere di essere più bravo, ma TS prende gol indecenti, come a Bilbao un mese fa nell’andata di Supercoppa di Spagna, quando è uscito per un colpo di testa fuori area ed è stato infilzato da centrocampo: peggior umiliazione per un non c’è. Gli piace fare il fenomeno, esagerare con i piedi. Un po’ lo esige il gioco, il difende in avanti sulla scacchiera: in Liga finora atteggiamento fuorigioco molto alto, a 41 metri. Molto dipende da Ter Stegen, dal suo esibizionismo. Magari stasera all’Olimpico parerà l’impossibile, nessuno ne discute il valore tra i pali, però la Roma - con , e - dovrà volteggiargli intorno, mettergli pressione. Così si potrebbe creare la situazione giusta.

DIFESA L’altra anomalia del in arrivo è rappresentata da Sergi Roberto, terzino pro tempore in attesa del rientro di Alves. Sergi Roberto, nel settore giovanile del , agiva da centrocampista e a un certo punto c’era chi pensava che potesse diventare un nuovo Xavi. Non sappiamo come sia finito a pedalare in corsia, da genietto che era. L’arrangiamento ha funzionato, il ragazzo se la sta cavando bene, però Sergi Roberto rimane un «adattato» e stasera potrebbe patire gli inserimenti di . In generale la fase difensiva del non è impermeabile. Lo dicono i numeri delle due finali estive. In Supercoppa nazionale cinque gol subiti nelle due partite contro l’Athletic, in Supercoppa europea quattro reti prese col Siviglia (in Liga la situazione si è normalizzata: tre vittorie e un gol al passivo). Alle spalle di Busquets, guardrail di metà campo, non tutto funziona se occorre difendere. Normale, è nella natura del ridurre la difesa a fastidio necessario.

CONTROMISURE sa che non può permettersi il aggressivo mostrato alla prima giornata contro la . Il , da destra a sinistra, dispone di un arco pazzesco, formato da Rakitic, , Suarez, Neymar e Iniesta. Un quintetto fuori concorso che stringe d’assedio chiunque e che obbliga a proteggersi. Sembra che l’allenatore francese abbia lavorato a Trigoria su un 4-1-4-1, con davanti alla difesa o schiacciato dentro la difesa nei momenti di maggior pressione. Davanti a , il quartetto , , e Iago , poi centravanti. Decisivi rientri e risalite dei due esterni. Sui riposizionamenti all’indietro di Iago non abbiamo dubbi, su quelli di sì, l’egiziano tende a venire giù per ricevere palla sulla trequarti: dovrà riprogrammarsi, il non possesso in fascia esige altri movimenti. dovrà procacciarsi palloni nei territori di Iniesta e questo potrebbe essere un incrocio decisivo, in un senso e nell’altro. Il pronostico dice , ma la grande bellezza blaugrana non è esente da pieghe. Serviranno attenzione e condizione, ritmi alti e applicazione senza pause. Per la Roma, un esame di maturità fuori stagione. Resistere al , per aumentare l’autostima.