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Claudio stop e caos: furia Juventus sul Ct

28/03/2015 alle 09:58.
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IL MESSAGGERO (L. PASQUARETTA) - Caos Marchisio: cronaca di una giornata surreale. Il giallo è sui referti. Dal dramma al sospiro di sollievo, dalla prognosi tragica del professor Castellaci («il referto dell’ospedale di Firenze parlava di lesione subtotale del legamento, ma ora siamo contenti») a quella ribaltata dello staff medico della , che in tarda serata, dopo 3 ore di esami approfonditi intorno alle 23, ha escluso lesioni. «Claudio rimarrà a riposo per qualche giorno e le sue condizioni verranno quotidianamente monitorate» si leggeva nel comunicato della . Carramba. Una barzelletta però che non fa ridere nessuno, confezionata in 12 ore di ordinaria follia, perché il principino potrebbe sperare in un recupero .

C’ERA L’INFORTUNIO Sarà anche sparita «magicamente » la lesione al legamento, non la polemica feroce fra e John Elkann. C'eravamo tanto amati. Titoli di coda fra Antonio e la . Il caso Marchisio ha sancito la rottura fra e la società bianconera, furibonda, arrabbiatissima. Durissima la presa di posizione di John Elkann, azionista di maggioranza della Exor, la holding che controlla la , intervenuto a Milano a margine di una tavola rotonda. Il presidente della Fiat più che rispondere alle domande si è chiesto: «Bisogna capire come mai in Nazionale li fanno lavorare così tanto». Immediata dalla Bulgaria la risposta di , scurissimo in volto: «Alla questa domanda non me la faceva». E ancora: «A me dà fastidio chi cerca di mettermi contro il passato. Vivo sempre nella polemica. Sono amareggiato, è assurdo quello che è accaduto a Marchisio». E quando la Rai gli chiede se è peggio per la Nazionale o per la questo stop del Principino, si alza e sene va. In serata la controreplica di John Elkann: « a Torino allenava, non si lamentava. In Nazionale fa il selezionatore. Sono due lavori diversi. Dopodiché se uno vuole passare come il ct con maggiori infortuni...». Puntini, puntini. E bordate assortite. Gigi Buffon ha cercato di fare il pompiere: «L'infortunio di Claudio è solo colpa del destino e non della nazionale».

Non è questione di colpe, ma di opportunità, di gestione e di professionalità. Perché sottoporre a 5 allenamenti intensi in 4 giorni in questo momento della stagione giocatori che hanno un chilometraggio elevato? Perché si è chiesto anche Allegri? Perché tirare la corda con un giocatore, uno dei più utilizzati, che ha collezionato con il club 32 presenze e 3176 minuti? Perché infine una diagnosi e una prognosi così superficiale trattandosi di un giocatore così importante e di un infortunio apparentemente grave?

Lunatiche le reazioni anche sul web da parte dei tifosi bianconeri che prima si sono scatenati contro - martedì a Torino prima durante e dopo l'amichevole contro l'Inghilterra potrebbe essere contestato (fischi e/o indifferenza) nel suo Stadium - e poi hanno puntato il dito con ironia e sarcasmo contro Castellacci, i medici della nazionale e il presidente Tavecchio, che aveva parlato di un «incidente sfortunato su cui si è montato un caso». Il caso resta e diventa sempre più imbarazzante dopo il comunicato della società bianconera, perché il principino si era fatto male intorno alle 10 del mattino, dopo appena 4 minuti dall'inizio della seduta di allenamento. Si vociferava di un infortunio muscolare. Poi poco dopo l'ora di pranzo il comunicato della Figc e le parole del medico della nazionale, il professor Castellacci, in seguito alla risonanza magnetica nucleare effettuata presso l'Istituto Fanfani di Firenze: «Il giocatore si è fatto male da solo». «Si torna a casa » aveva cinguettato su e alle 19:30 Marchisio si è presentato alla guida della sua Jeep insieme alla moglie Roberta alla clinica Fornaca, dove è stato visitato dal dottor Fabrizio Tencone, responsabile dello staff medico della e dal professor Quaglia. Intorno alle ore 23 il colpo di scena. «Nessuna lesione».

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