Destro può partire solo se arriva qualcuno più forte

10/01/2015 alle 10:29.
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CORSERA (L. VALDISERRI) - La domanda, nella conferenza stampa dopo Udinese-Roma, era stata chiara: è vero che ha posto il veto alla cessione di nel mercato di gennaio? La risposta di altrettanto perentoria: «Sì». Perché, allora, si continua a parlare di una trattativa per portare il centravanti al Milan subito e non a giugno, quando le strade del centravanti e della Roma (54 presenze e 23 gol in due stagioni e mezza) si separeranno?

I motivi, in sintesi, sono quattro: 1) perché nel calciomercato non esiste la parola mai; 2) perché almeno due parti su tre - il Milan e il giocatore - vedono di buon occhio la trattativa; 3) perché dopo Roma-Sassuolo del 6 dicembre, quando giocò tutta la gara, è stato in campo 21’ contro il Manchester e 17’ contro il Milan, non entrando contro (mancava ) e Udinese (mancava Gervinho); 4) perché il veto di può cadere nel momento in cui dovesse arrivare a un centravanti più forte.

Viene spontanea un’altra domanda: è possibile arrivare a un giocatore con queste caratteristiche? E chi potrebbe essere? Non certo Pazzini, offerto dal Milan con una proposta irricevibile. O Denis e Bergessio che potrebbero, al massimo, prendere il posto di Borriello. Nelle ultime ore si è riaperta la pista che porta a Stevan Jovetic, 25 anni, ex , che al Manchester non è mai sbocciato definitivamente. I Citizen stanno chiudendo per Wilfred Bony, l’ivoriano dello Swansea, che costa 30 milioni di sterline. Per rientrare nel fair play finanziario potrebbe non bastare la cessione di Negredo al Valencia. Tanto più che il rischia di perdere Milner a parametro zero nel prossimo giugno. ha bloccato la cessione di Urby Emanuelson all’Atalanta non perché l’olandese rientri davvero nei suoi piani, ma per un motivi semplicissimo: quando stai lottando per lo scudetto non puoi perdere pezzi della tua «rosa». Nemmeno quelli che sembrano meno importanti. In sintesi: va via qualcuno solo dopo che arrivato qualcuno.