IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Dopo due trasferte negative (due sconfitte e zero gol all’attivo), la Roma stasera torna a casa per centrare, con la vittoria sul Torino, due importanti obiettivi: restare a tre punti dalla Juventus, impegnata contro la penultima della classe, il Parma, e scacciare i venti di crisi (crisetta…) che si sono addensati su Trigoria dopo i ko di fila rimediati in casa di Napoli e Bayern Monaco. Due mazzate che non hanno scalfito minimamente la fiducia (e anche l’ottimismo) che Rudi Garcia ha da sempre nel suo gruppo. «Se sono ancora convinto che la Roma vincerà lo scudetto? Quando dico una cosa, non la dico così nell’aria… Ho fiducia nei miei giocatori, con loro possiamo fare grandi cose quest’anno», le sue parole. «Non sono un paio di partite a cambiare le mie convinzioni. Siamo tutti carichi, pensiamo positivo per il resto della stagione, non solo in vista della gara con il Torino. Vogliamo tornare a vincere. Anche perché prima della sosta è sempre meglio farlo. Giocheremo per vincere e faremo lo stesso anche stavolta. Non dobbiamo cambiare mentalità, dobbiamo avere fiducia in noi stessi, faremo di tutto per mettere entusiasmo in campo. E dobbiamo fare di tutto per continuare a dare felicità ai nostri tifosi».
Questione di fiducia – In realtà, Rudi sa perfettamente che la sua squadra non sta al cento per cento, tanto è vero che a Monaco l’ha sistemata con il 4-4-2 non fidandosi del collaudato 4-3-3. Questione di uomini e di gambe degli uomini. Tutto lascia ritenere, però, che stasera si tornerà all’antico per conquistare la vittoria numero 21 su 25 gare di campionato all’Olimpico con Rudi in panchina. Di solito, la sfida contro il Toro regala un sacco di emozioni visto che, per dirne una, l’ultimo 0-0 in campionato a Roma è datato 10 febbraio 1974, giorno del debutto in serie A di Bruno Conti. Analizzando tutte le partite tra Roma e granata (164), si viaggia a una media, 2,6 reti a gara. Intanto, batte forte, Garcia, sul tasto della mentalità che accompagna in queste settimane la sua squadra. No problem, per lui. «Non abbiamo perso la fiducia. Io sono uno che non vede sul breve periodo, le analisi devono esser fatte sul lungo ed io ho visto una Roma sulla stessa linea della scorsa stagione. Dobbiamo solo pensare che abbiamo avuto meno uomini e più partite. Sappiamo che veniamo giudicati in base ai risultati, ma non abbiamo cambiato una virgola sulle nostre convinzioni. La squadra deve pensare positivamente: è carica e ha tanta voglia di giocare la partita con il Torino. Abbiamo chiuso il libro della Champions con un secondo posto, quella è la cosa importante. In campionato siamo secondi a tre punti dalla Juventus e dobbiamo tornare alla vittoria, l’ho detto subito dopo l’ultima partita. Dovremo esser pronti a convertire in gol le occasioni. Poi dovremo mettere in campo più solidità per soffrire il meno possibile. L’atteggiamento sarà quello di fare un gol in più del Torino».«Totti incredibile» -Rispetto alla partita dell’Allianz Arena, Rudi dovrebbe far giocare dal primo minuto (tra gli altri) Totti. «In Francia è molto raro vedere giocatori di 35 anni ancora in campo, ma via via ho imparato che il talento non guarda gli anni: un giovane può essere un talento immenso, ma anche un giocatore esperto – che ha ancora voglia – può essere efficace. Totti è incredibile, si può andare avanti con giocatori di qualità ed esperienza». Rudi stasera ritrova Strootman, non ancora Maicon e Castan, sul conto del quale Rudi glissa alla grande. «Il brasiliano è uno che attacca molto ed è bravo sul piano offensivo. Io non faccio mai caso agli infortunati, io penso sempre a chi può giocare, stavolta dovremo forse adattarci, a centrocampo dovremo fare di più sul piano offensivo. Gli attaccanti devono fare il loro mestiere, i difensori portare la palla. Dopo la sosta sembra che torneranno in tanti, così avremo scelte non soltanto per una partita, ma spero per tutta la serie che ci aspetta».