Il futuro di Adrien Rabiot è sempre più lontano da Parigi. Un ultimo capitolo si è aggiunto alla lunga querelle tra il talento francese, cercato dalla Roma e vicino al trasferimento nella capitale lo scorso settembre, e il Paris Saint Germain. Il giocatore è infatti stato messo fuori squadra per un periodo indeterminato. Tornato disponibile ad inizio settembre, Rabiot aveva ripreso ad allenarsi, ma il 19enne non è stato mai convocato da Blanc. La sua migliore opportunità è stata finora quella di giocare con le riserve del Psg. Una situazione che ha generato dubbi e illazioni, dopo le problematiche nate intorno al suo contratto.

Il primo nodo della questione è ovviamente legato al comportamento poco leale che l’entourage del giocatore ha tenuto nella fase finale delle contrattazioni: il trasferimento alla Roma era stato fissato a 15 milioni di euro (8 di base più 7 di bonus). Tuttavia Rabiot e i suoi consiglieri hanno stimato che la formulazione fatta da parte della società capitolina non fosse abbastanza soddisfacente e inferiore ad una proposta precedente. Non si sa se il cuore della questione per il giocatore fosse lo stipendio o la durata del contratto, ma alla fine della fiera le velleità hanno portato il Psg e la Roma a far frenare il loro accordo ed è comparsa qualche frizione (club esclusi) per decidere di chi fosse la colpa: è chiaro che il giocatore avrebbe voluto risolvere subito la questione. Ma allo stato dei fatti la Roma è l’unica società ad aver negoziato - riconosciuta peraltro pubblicamente con questo ruolo - con il Psg.

Oltralpe vedono quindi tre scenari possibili: in una prima ipotesi Rabiot giocherebbe tutta la stagione con le riserve, liberandosi a parametro zero a giugno. Come seconda possibilità c'è la partenza a gennaio: con Roma in pole, Juve e Arsenal tra le altre squadre in lizza. Terza opzione una risoluzione veloce, mettendo da parte le velleità che hanno frenato l’affare.

(corsport)