Iturbe, Destro, Manolas e il ninja Nainggolan: «Bianconeri? No grazie»

03/10/2014 alle 10:08.
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GASPORT (D. STOPPINI) -  Su era diventata virale, in estate, un’immagine-fumetto di che sussurrava a Pallotta: «Forse non hai capito, li prendo tutti io». E il tutti era riferito ai calciatori in odore di trasferimento. Perché sì, la Roma da qualche tempo è tornata ad esaltarsi in tempi di mercato, a sognare di cominciare un campionato con l’idea di aver tra le mani — pardon, davanti agli occhi — la squadra regina dell’estate o del minimarket di gennaio

Scippo   Se poi regina si diventa a suon di colpi sfilati da sotto il naso alla rivale di sempre, la , tanto meglio: l’ che vuole partire titolare domenica a Torino, è lo stesso che a lungo è stato virtualmente un calciatore bianconero. Oggi, fosse andata come la storia degli intrecci di mercato ha sempre raccontato, si porrebbe il problema di come affrontare l’argentino, di come limitarne la velocità. E invece no. E invece è lì che accoglie con soddisfazione i miglioramenti di condizione di , ora dopo ora, minuto dopo minuto. E in fondo sui minuti ha giocato stesso quel 15 luglio in cui «sequestrò» , dirottando in direzione Roma il volo che avrebbe dovuto portare l’attaccante a Torino: 22 milioni, più oneri accessori, per un totale di circa 28. «Dicono che strapago i calciatori? Lo dicono per difendersi, in maniera grossolana - ha spiegato il d.s. -. Sul mercato sono arrivato a molte cose, diciamo un numero sufficiente».

e  E l’ha detto con il ghigno di chi s’è tolto parecchie soddisfazioni. Se poi porteranno a vincere anche sul campo, lo dirà (anche) lo scontro diretto di domenica. Ma quando c’è da curare i rapporti, da allargare il portafoglio e staccare l’assegno, la Roma è in pole position. La storia è un altro esempio: a inizio agosto il centrale greco sbarca a Roma, accompagnato dal suo procuratore e dal vice presidente dell’Olympiacos. Da Trigoria si apprestano a smentire, di più, garantiscono che il difensore è vicino alla . Da Torino ammettono l’interesse, ma non l’imminenza della chiusura dell’affare. Come sia finita, è sotto gli occhi di tutti. ha sostituito ed è già diventato un punto fermo per . Altra sfida vinta, per la soddisfazione dell’allenatore francese. Quell’allenatore che lo scorso gennaio, proprio nelle ore in cui i suoi giocatori si apprestavano a incontrare la , chiese a un rinforzo per il centrocampo. A venne subito in mente il nome di . C’era la sopra, Marotta e Paratici avevano incontrato a più riprese Cellino e l’agente Beltrami. La strada era tortuosa, gli ostacoli li avevano piazzati ben bene da Trigoria. E infatti il belga oggi è il motore del centrocampo giallorosso. E su non la smette di divertirsi nel replicare agli insulti dei tifosi juventini.

In principio era  Insulti che non risultano arrivati sul conto di , il primo ad aprire la nuova era. Era l’estate 2012, era in pressing sull’attaccante del Siena, tremendamente indeciso nella scelta. A convincerlo l’affondo di e i milioni di Pallotta, per il primo di tanti sgarbi e un pizzico di storia del mercato riscritta. Perché in principio c’erano i Boniek, gli Haessler, i Ferrara, i Paulo Sousa, in qualche modo anche i Cannavaro, il mai rimpianto Oliseh. Insomma, nel dubbio la direzione era sempre bianconera. Ora la musica è cambiata. A , da domenica in poi, resta il compito di scrivere il resto della storia. Un modo per dire che no, quelle soddisfazioni estive non erano immotivate.