Benatia: «Via da Roma solo per fare cassa». Pallotta: «Bugiardo!»

09/09/2014 alle 09:29.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Raccontano che James Pallotta sia un ottimo giocatore di basket, oltre che un appassionato. Raccontano pure di averlo visto all’opera sotto canestro, con grande disinvoltura, nei campi della sua tenuta di Boston. Nessuno, però, l’aveva mai prodursi in un contropiede — o transizione, meglio per un cestista — come quello nei confronti di e della Roma tutta ieri pomeriggio. «È un bugiardo e un avvelenatore di spogliatoio», ha scritto il presidente di suo pugno, colpendo diretto l’avversario e prendendo alla sprovvista — ecco il contropiede — anche chi a Trigoria aveva organizzato una replica a per giovedì da parte del d.s. .

L’accordo del ristorante Pallotta non ce l’ha fatta più, ecco il punto. Ha letto e riletto l’intervista di a «Kicker», gli sono passate sotto il naso anche le parole del marocchino — di prossima pubblicazione — a «L’Equipe» e ha voluto replicare a tutti i costi. « mi disse che il club voleva tenermi — ha raccontato il difensore ora al Bayern —, ma anche che aveva anche bisogno di far cassa, quindi doveva vendermi. E questo mi ha fatto arrabbiare, perché io volevo restare. Mi cercavano , Chelsea, e Real Madrid. Ma quando è arrivato il Bayern ho capito che non potevo lasciarmi scappare questa opportunità ». E neppure Pallotta poteva lasciarsi scappare l’opportunità di rispondere. « continua a costruire il proprio castello di invenzioni negli ultimi due mesi — le parole dagli Usa —. A luglio, a Boston, avevamo raggiunto un accordo verbale che prevedeva un aumento salariale». Pallotta si riferisce alla notte tra il 21 e il 22 luglio, la chiacchierata a tavola con , nella quale il presidente chiese, tra l’altro, unità d’intenti per lo scudetto.

Retroscena compagni Quella sera di fatto tornò ad essere un giocatore della Roma, anche agli occhi dei compagni. Qualche giorno più tardi, avversario il Manchester United, arrivò anche la fascia di capitano di . «Mi disse di essere molto felice di rimanere — ancora Pallotta —. Nel corso del mese successivo ha però mentito, oltre che a me, sia a che ai suoi compagni: è inaccettabile. Così a ho detto che stava avvelenando lo spogliatoio e che lo volevo fuori: sia Rudi che Walter hanno concordato con me. Non è stata una questione di denaro, è stata una questione di personalità nel nostro spogliatoio ». E qui c’è il retroscena della rottura di coi compagni più influenti, al rientro dal ritiro in Austria. Infortunatosi Javi Martinez nel Bayern, il marocchino ha nuovamente captato possibilità di cessione. A Trigoria in molti lo hanno visto nuovamente cambiare atteggiamento e a quel punto il muro alzato a difesa del compagno è venuto meno. Il resto l’ha fatto il rifiuto del rinnovo — quasi 3 milioni bonus compresi — e l’offerta del Bayern, che sarà avversario della Roma all’Olimpico il 21 ottobre. «E non sarà come in allenamento, quando non potevo essere troppo aggressivo con », ha detto . Frase che, a rileggere le frizioni con lo spogliatoio, a Trigoria non è passata inosservata.