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Astuzie, Play station e palla ovale. Così Pjanic fa il Piccolo Principe

26/09/2014 alle 10:20.
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GASPORT (D. STOPPINI) - Qui la storia del Mali Princ, «Il Piccolo Principe», funziona anche al contrario. Qui è il pilota che chiede al bambino «mi disegni una pecora?». Mi disegni una punizione, Mire? Certo che sì, l’arte non è sconosciuta per , se il disegno vincente è il sesto con la Roma, con Gillet, Consigli, Marchetti, Da Costa, Reina e Mirante come invitati alla festa (altrui), attori non certo principali, vittime delle sei punizioni vincenti del bosniaco da quando è in Italia. E l’arte è naturale, si impara ma solo fino a un certo punto: il resto lo fa quel piede .

ALLENAMENTI E PLAYSTATION - Perché mica può essere lecito pensare che i quarti d’ora passati a Trigoria a fine allenamento per provare i piazzati abbiano davvero migliorato il gesto tecnico di . Mica si può immaginare che le punizioni alla Playstation siano davvero elemento di ispirazione. Sì, tutto questo accade davvero. Ma poi il bosniaco va oltre. «Ho un debole per lui, è il nostro Piccolo Principe», è l’investitura ufficiale ricevuta da . Detto da uno che nel Principe Giuseppe Giannini ha sempre visto il suo idolo, sa quasi di benedizione urbi et orbi. Benedizione anche per . E c’è da capirlo il francese quando dice, in perfetto italiano, che «se esce basta dare la palla a e lui inventa una punizione da genio».

GENIO - è ora il secondo romanista con più calci piazzati diretti vincenti degli ultimi 20 anni: 6 centri, come il brasiliano Marcos Assunçao, 7 in meno di . Nelle ultime 4 stagioni in Italia il primo in classifica è Pirlo, a quota 10, con Lodi fermo a 8. sul podio della Roma e della Serie A, allora. E se «il meglio deve ancora venire» lo canta Ligabue, sarà d’accordo pure Juninho Pernambucano, che in molti dipingono come il maestro di anche se il modo di calciare dei due è estremamente diverso. «Presto raggiungerà i livelli di Pirlo», disse il brasiliano – ex compagno ai tempi del Lione – durante l’ultimo Mondiale. Profetico o conoscitore, fate voi. Di certo il Piccolo Principe si aiuta in tutti i modi. Bosniaco di Roma, i trucchi del mestiere li conosce bene.

PURE CON LA PALLA OVALE - A Parma fingeva di parlare con per studiare chissà quale schema, nel frattempo arretrava con il pallone per guadagnare spazio vitale e dar modo alla traiettoria di scendere nel punto giusto, dove Mirante poteva solo aggiungersi alla lista dei beffati. Godimento estremo per , che prova un gusto particolare nel gol su punizione. Ama il tiro da fermo, come se per un momento il calcio si trasformasse in uno sport individuale, lui e il avversario, lui e i pali da centrare. Anche quelli del football americano vanno bene: in estate, al campo d’allenamento dei Denver Broncos, il bosniaco fece centro anche con la palla ovale. E l’anno scorso si divertì a calciare con gli azzurri del rugby. Anche lì, disegnò meraviglie da Piccolo Principe.

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