Il punto del Lunedì - Cerruti, Caputi, Sconcerti, Mura, Agresti

24/02/2014 alle 11:40.
punto_lunedi

La Roma nell'anticipo del sabato sera fa il suo dovere e espugna il Dall'Ara di grazie ad una rete di , 14esimo marcatore giallorosso in stagione. Ma a tenere banco in questo lunedì è anche, e soprattutto, il rigore non concesso dall'arbitro Rizzoli al Torino e la mancata espulsione di Vidal, permettendo alla di vincere il suo derby e riportarsi a +9 in classifica sui giallorossi (che hanno sempre una partita da recuperare contro il Parma).

___________________________________________

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
________________________________________

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A. CERRUTI

(...) anche l’umiltà dei grandi, quando nel finale si ricorda del suo maestro Trapattoni inserendo Padoin al posto di Llorente, per blindare il preziosissimo 10 con un più abbottonato 451. Dettagli tattici che non modificano la sostanza di questa straripante volata a più 11 punti, con 10 gol più di un campionato fa, quando aveva già perso 4 partite e non una come quest’anno. Ma proprio il paragone con l’inseguimento al secondo scudetto consecutivo della squadra di rende l’idea della sorprendente corsa della Roma di che a quota 57, come oggi, sarebbe stata in testa con due punti più dei bianconeri. Quanto basta per applaudire i giallorossi, che devono ancora recuperare la partita con il Parma e hanno il diritto di continuare a sperare, a maggior motivo se ritroveranno il miglior , anche se è bene ricordare che il confronto diretto all’Olimpico è in programma alla penultima giornata, quando i punti di svantaggio dalla dovrebbero essere al massimo tre per sognare un clamoroso sorpasso. Un motivo in più per ripartire bene sabato sera, in casa contro l’Inter, provando a riavvicinarsi alla che chiuderà la domenica, senza lo squalificato Vidal, sul campo del Milan. E così la grande Milano, che rischia di rimanere fuori dall’Europa, sarà costretta suo malgrado ad arbitrare lo scudetto. Brutto segno di una brutta stagione, ma questo è un altro discorso.

 

IL MESSAGGERO - M. CAPUTI

Mai visto prima e gira che ti rigira è sempre la solita storia. Non sono frasi buttate a caso ma luoghi comuni appropriati per descrivere due fatti accaduti ieri, a Roma e a Torino. In ordine cronologico si comincia allo Stadium dove, con la squadra di in vantaggio per 1 a 0, il presunto miglior arbitro italiano (rappresenterà l’Italia ai Mondiali) non vede, o non se la sente di assegnare, un netto calcio di rigore al Torino. Per carità è assai antipatico attaccarsi a un singolo episodio, gli arbitri hanno un compito difficile e mettiamoci pure tutte le giustificazioni che vogliamo. Possibile, però, che nel dubbio sbagliano sempre dalla stessa parte? Sarà un caso, un beffardo scherzo del destino, anche ieri sera Rizzoli avendo due opportunità ha scelto la solita.
Se perfino , nel dopo partita, ha dichiarato che il rigore su El Khaddouri si poteva dare, la presa in giro è totale. Nessuno vuole togliere meriti alla , disconoscere la propria forza e tantomeno la sua leadership triennale, però, se a ogni momento di difficoltà arriva la decisione a favore, così diventa tutto più facile, troppo. (...)

 

IL CORRIERE DELLA SERA - M. SCONCERTI

(...)  Questo non  toglie che nel piccolo finale del Torino  l’arbitro non abbia visto un rigore semplice e  chiaro di Pirlo su El Kaddouri. Difficile dire  che il Toro avrebbe a quel punto meritato il  pareggio, ma il rigore c’era, e il calcio è fatto  anche di episodi. Non succede invece niente.  Continua a perdere il derby il Torino,  continua a non segnare alla , continua la   ad avere il suo vantaggio intero sulla  Roma. Ha giocato così così anche la , ma  quando la partita è presto scomparsa, aveva  già segnato. (...)

 

LA REPUBBLICA - G. MURA

(...) In questo gioco d’attesa, che quando si prolunga troppo è una rinuncia al gioco, la qualche motivo in più ce l’aveva. Stava vincendo e voleva vincere, per tenere a distanza la Roma. Ha davanti un calendario molto fitto, come tutte le prime quattro, tolta la Roma. Ora si discuterà sul rigore non concesso da Rizzoli. Il tocco di Pirlo c’è, l’altro accentua la caduta. A me semmai l’arbitro è piaciuto meno quando non ha affibbiato il secondo giallo, in almeno due occasioni, a Vidal, un po’ nervosetto. lo ha tolto precauzionalmente, salterà comunque la partita col Milan, domenica sera. Come, dall’altra parte, Muntari. Le prime due incontreranno due grandi che questa stagione ha rimpicciolito: sabato sera c’è Roma-Inter. Delle due milanesi, sta meglio il Milan. (...)

Sabato a la Roma ha fatto quel che voleva, poteva e doveva. Niente di elettrizzante (il palo di e il gol di le cose migliori) ma una partita decorosa, se si tien conto che mancava dei difensori esterni e che qualche rincalzo (Taddei con Morleo) ha mostrato ruggini. Al solito, ha sbagliato molto sotto porta per eccesso di svolazzi (bella lotta tra e Gervinho) e ha rischiato di farsi raggiungere nei minuti di recupero. La Roma ha l’innegabile vantaggio, anche nei confronti di e , le dirette inseguitrici, di non avere impegni europei. A lei sfruttarlo. (...)

 

CORRIERE DELLO SPORT - S. AGRESTI

L'importante, ora, è che non ci prendano in giro. Che non vengano a dirci - Nicchi, o Braschi, o direttamente qualche dirigente della - che abbiamo visto male, che pensiamo male, che non è vero niente. Perchè noi sappiamo, e lo sanno anche loro, che abbiamo visto benissimo e che è tutto vero: anche stavolta la , nel momento della difficoltà, ha avuto un aiuto dagli arbitri. Anzi, in questo derby ne ha avuti due, di aiuti: Vidal doveva essere espulso nel primo tempo e il fallo di Pirlo su El Kaddouri era nettamente da rigore (con conseguente ammonizione e quindi del bianconero per la gara col Milan, se proprio vogliamo essere pignoli). Così il Torino è stato defraudato di un punto e chi insegue la di una speranza.

Ora, un evento del genere potrebbe anche essere un caso, se non fosse che - nel campionato in corso - si è già verificato almentro altre due volte, a Verona col Chievo e nel derby d'andata: in difficoltà, aiutata. E parliamo di errori clamorosi a vantaggio di bianconeri, non di sbagli per pochi centimetri (quelli a Torino hanno penalizzato anche il , ad esempio). Basta avere studiato un po' di statistica per sapere che, in un'estrazione tra due palline, è quasi impossibile che esca sempre la stessa (di colore bianconero, diciamo). Allora è chiaro che qualcosa, nelle estrazioni, non va. E se a mettere mano nel sacchetto è Rizzoli, uno tra gli arbitri più sopravvalutati che ricordiamo, la situazione si complica in modo particolare. Poi possiamo stare qui una giornata intera a ripeterci che la è la migliore e che non ha bisogno di aiuti: se non li avesse avuti, le inseguitrici sarebbero molto più vicine e tutti avremmo qualche dubbio in più sull'effettiva superiorità bianconera (...)