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Garcia e lo scudetto: «Una sorpresa è meglio di una promessa mancata»

21/12/2013 alle 10:10.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Giù la maschera. Rudi Garcia mette in chiaro quello che si intuiva già: c’è un linguaggio per lo spogliatoio (lo scudetto è un obiettivo, difficile ma è un obiettivo) e ce ne uno per l’ambinete romano che non ha bisogno di essere esaltato

Quella di domani sarà l’ultima partita del 2013, ma il tecnico è già pronto per un bilancio: «Credo che a inizio stagione nessuno si sarebbe aspettato una Roma così. Abbiamo fatto un avvio incredibile, non abbiamo rubato nessun punto e forse ce ne manca qualcuno. L’importante è che la squadra abbia il piacere di giocare e che lo trasmetta al nostro pubblico». Il piacere di giocare vuol dire non fare troppi calcoli, lasciando che i giocatori si gestiscano: «Tenere fuori i diffidati (, , e ; ndr)? Fare questo calcolo non mi sembra una buona cosa. Magari ne tengo fuori uno, poi si infortuna e non ce l’ho per due partite». ci sarà, anche se non è al top: «Francesco migliora, è stato giusto aspettare. A Milano ha fatto 30’ a buon livello anche se, come , ha bisogno di allenarsi e la forma al 100% arriverà più tardi. Non ha i 90’ nelle gambe, ma quello che importa è che è guarito». E il 2014? «Voglio che tutti rimangano fino al termine della stagione. Se manca un pezzo complementare con gli altri, vedremo». Ecco perché è tanto amato.

 

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