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Garcia e Conte, i top players

31/12/2013 alle 08:18.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - I due si conoscono poco ma si stimano molto. Rudi Garcia, allenatore della Roma, e Antonio Conte, suo collega sulla panchina della Juventus, non si sono mai affrontati su un campo di calcio - e domenica sera a Torino ci sarà il loro primo faccia a faccia da tre punti - ma si sono già incontrati, il

 
COSÌ UGUALI, COSÌ DIVERSI
Si stimano, si diceva, e lo si capisce dalle dichiarazioni che, l’uno verso l’altro e viceversa, si sono scambiati dall’inizio del campionato. Il romanista, ad esempio, non ha mai negato pubblicamente alla il ruolo e la caratura di favorita per lo scudetto; lo juventino ha sempre parlato della Roma garciana come un autentico pericolo per la conquista del terzo titolo di fila. Non frasi di circostanza ma parole realmente sentite. E sarà davvero molto interessante vedere come si affronteranno domenica sera allo Stadium. I due amano il gioco d’attacco ma attaccano in maniera diversa. E, soprattutto, difendono in maniera differente, con la difesa a tre, Rudi da sempre con quella a quattro. Anche se, visto che usa il tridente, domenica dietro potrebbe mettersi a quattro. Se non si somigliano sotto l’aspetto tattico, i due sono simili per come svolgono la loro professione: sono entrambi maniacali, perfezionisti, ad esempio, anche se con i suoi giocatori ama indossare i panni del sergente di ferro mentre dà più spazio al sorriso. Se l’uno picchia, l’altro accarezza. E se i metodi di in casa si sono rivelati perfetti, due scudetti in due anni, l’approccio ormai semestrale di alla realtà romanista si sta rivelando vincente, al punto che la svolta giallorossa nella seconda parte del 2013 è soprattutto figlia sua. Così come i due scudetti di fila della sono stati soprattutto opera del tecnico di Lecce. Due autentici top players, e che nessuno in maglietta e calzoncini se ne abbia a male.

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