IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - Miglior difesa senza discussioni e secondo miglior attacco. Fine. Sono questi i numeri che contano, oltre ovviamente a quello dei punti in classifica. Il resto sono dubbi e preoccupazioni che non hanno motivo di esistere.
Quanto? Succede meno di una volta su cinque. Negli ultimi 37 campionati è successo solo 7 volte, ovvero nel 18 % dei casi, meno di una volta su cinque. Uninversione di tendenza rispetto ai tornei della seconda metà degli anni 40 e poi negli anni 50 e 60. Un calcio diverso, quello di oggi, in cui a vincere è sempre più la difesa. Un tendenza in aumento di anno in anno. Negli ultimi 21 tornei, dalla stagione 1992-93 a oggi, laccoppiata capocannoniere-scudetto si è verificata appena 3 volte. Nel campionato 2001- 2002 fu Trezeguet a rompere la regola, anche se in coabitazione con Dario Hubner, e poi a vincere il tricolore con la Juve. Nel 2003-2004 fu il turno di Shevchenko col Milan, nel 2008-2009 quello di Ibrahimovic con lInter. Poi basta. Niente più. 3 su 21, vale a dire il 14 per cento, o più semplicemente una volta su sette. Sarebbe già più che sufficiente questo per guardare con enormi speranze al resto del campionato. Ma, se non si è ancora convinti, si può ricordare che le tre volte in cui la Roma ha vinto il campionato non ha mai avuto il bomber più prolifico della Serie A. Nel 41-42 fu Boffi del Milan, nel 1982-83 Platini, nel 2000-2001 lo "scucito" Hernan Crespo. E allora ben venga la cooperativa del gol romanista. Ben vengano i tanti giocatori differenti già andati a segno in campionato. Da De Rossi a Livorno a Borriello contro il Chievo: sono 12. Che con Longhi domenica fa 13 ma non vale. E allora niente visi scuri per il sedicesimo posto nella classifica marcatori che peraltro è destinato a migliorare quando Totti e Gervinho faranno il loro ritorno, quando rientrerà Destro. Contano solo i gol fatti e ancor di più quelli non subiti. Il resto è semplicemente un altro passo verso un grande sogno...