CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Sembra un tornado, è la Roma. Una marea più che un tornado, una risacca che avvolge lavversario e lo trascina al largo, dove non cè scampo. Tre gol anche allInter, gli applausi seccati del teatro dellopera calcistico, sette vittorie consecutive
Grandina intorno allarea della Roma, ma è qui che Gervinho ricompare sulla destra e Pereira con gli occhi incrociati lo abbatte. Siamo pochi centimetri fuori area. Evidentemente anche arbitro, assistente e uomo darea hanno gli occhi incrociati. Uno dà il rigore, gli altri non lo contraddicono, Totti fa il centesimo gol della Roma contro lInter a San Siro. Per lui sono 230 in campionato. Si celebra da solo controllando al limite dellarea un pallone, trasformandolo in un aliante che prende a bordo Strootman e poi plana verso Florenzi. Il terzo gol arriva così, come una musica in un bosco, il contropiede allo stato purissimo, due passaggi, la porta che diventa lingresso di un hangar. (...)
La Roma pagherà, se pagherà visto che anche Dodò sembra in forma spaziale, alla prossima partita. Per il momento non ci sono conti in sospeso, solo una squadra che sta dominando il campionato e non per caso né per qualche centimetro di rigore in più o in meno. Solo per il semplicissimo fluire di un gioco per il quale nessuno ha ancora trovato un antidoto e per la classe dei suoi giocatori migliori e per la lucidità mentale di un tecnico dimbarazzante normalità. Svelto di pensiero ancor più che di parlantina, sostanza e frasi a effetto. Festa giallorossa sia, dunque.