CORSPORT (A. MAGLIE) - Non ho nulla in contrario sullinversione di campo». Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, affida ai microfoni di Radio Kiss Kiss il suo messaggio. Roma-Napoli del 19 ottobre è un giallo che comincerà ad avere delle risposte già nella prossima settimana. Venerdì De Laurentiis ha
REGOLARITA - Qualche speranza che si possa ancora giocare nella data stabilita cè ancora visto che il corteo preannunciato non è stato ancora confermato ma si tratta di una ipotesi piuttosto remota. Se ci fosse stata la possibilità di giocare venerdì 18, la Lega avrebbe potuto disporre autonomamente la variazione di data. Ma la gara non può essere anticipata di ventiquattro ore (i problemi di ordine pubblico cominciano, a parere della Prefettura, già venerdì). Lintervento ha, dunque, caratteri di eccezionalità perché si tratta di disporre un rinvio (18 dicembre) o linversione di campo. Insomma, un intervento piuttosto pesante sul calendario che nel primo caso verrebbe oggettivamente stravolto. Lo sottolinea De Laurentiis: «Credo sia più logico giocare a Napoli piuttosto che rimandare la partita. Solo così non si falserebbe il campionato». Una valutazione in linea di massima condivisa anche dalla Roma che verrebbe costretta a giocare, in questo girone dandata tre partite fuori casa consecutive che recupererebbe, però, al ritorno (ma in quel caso vi sarebbe il problema della contemporaneità dellimpegno interno della Lazio, un problema, comunque, risolvibile facendo giocare una squadra di sabato e laltra di lunedì).(...)
IMPEGNI - Roma e Napoli, insomma, avrebbero concordato sul fatto che bisogna giocare nella data fissata. Garcia teme che una interruzione troppo lunga possa avere contraccolpi negativi sulla condizione; Benitez, a sua volta, dovendo far fronte alla Champions, ha un calendario piuttosto fitto ( «a gennaio cè la Coppa Italia ed entrambe le squadre saranno impegnate» , afferma De Laurentiis). Per giunta il 18 dicembre Roma e Napoli sarebbero costrette ad affrontarsi dopo essere state impegnate pochi giorni prima a Milano (col Milan) e al San Paolo con lInter. Linversione di campo appare il male minore (ma in proposito dovrà proununciarsi il tecnico giallorosso). De Laurentiis tende a stemperare il beneficio derivante dal fatto di giocare in casa una partita così delicata: «Il San Paolo ci ha tradito lultima volta nonostante sessantamila spettatori, giocare in casa non è sinonimo di vittoria»