GASPORT (M. GRAZIANO) - Là davanti cè spazio. Sì, i giochi per Brasile 2014 sono tuttaltro che fatti in attacco. Cinque posti, solo due già appaltati. A meno di infortuni. Sicuri di una maglia Mario Balotelli e Pablo Daniel Osvaldo, nella speranza naturalmente che il caratterino di entrambi non costringa Prandelli a dolorose esclusioni
Speranza Pepito Un discorso a parte lo merita Giuseppe Rossi, classe 1987, reduce da due gravissimi infortuni al ginocchio e «ripescato» in questa stagione dalla Fiorentina. Tre gol in due gare di campionato e una serie di prestazioni convincenti fanno ben sperare: Prandelli lo segue con grande attenzione e probabilmente a novembre lo testerà pure in amichevole. Ma se Pepito tornerà quello di due anni fa non ci saranno dubbi: in Brasile lui ci andrà.
I marpioni Cè poi la pattuglia degli «specialisti», esperti mestieranti dellarea di rigore, magari non baciati dal dio del talento, ma comunque tremendamente efficaci in zona gol. In testa al gruppo spicca Gilardino, campione del mondo 2006 che ancora resiste, lotta e segna nel pianeta azzurro. A lui, in assenza degli squalificati Balotelli e Osvaldo, sarà affidato lattacco contro la Bulgaria. Il Gila è oggi la prima alternativa ai «titolari», forte fra laltro dei suoi 18 gol azzurri. Dietro al biellese, spingono e sperano i vari Borriello, Matri, Pazzini e Quagliarella, tutti rimasti indietro in questi anni, spesso «vittime» della troppa concorrenza nelle grandi squadre o di qualche fastidioso infortunio: Matri e Quagliarella (e pure Borriello, Genoa a parte) appartengono alla prima categoria; Pazzini in un certo senso ad entrambe. Certo, per tutti la rimonta è possibile solo mettendo nelle gambe una stagione importante.
Baby terribili Le carte più pesanti sembrano però averle in mano i baby terribili uscita dallultima Under 21. Lorenzo Insigne ha di fatto appena spinto fuori Giovinco dal giro azzurro. El Shaarawy ha talento da vendere, ma rischia seriamente di finire ai margini del progetto Milan dopo gli acquisti rossoneri di Matri e Kakà: serve uno scatto in avanti a livello di personalità. «Ma ci sarà spazio per tutti dice il Faraone . Ho sempre sognato di giocare con Kakà, ora siamo allaltezza delle altre big, e io avrò il mio spazio. Ho fatto una scelta con la società e quindi sono convinto di rimanere al Milan». Nel frattempo salgono le quotazioni di Manolo Gabbiadini: ottima stagione a Bologna, grande inizio con la Samp, e non a caso di nuovo in azzurro: giocò la sua unica gara agli ordini di Prandelli giusto un anno fa, in amichevole contro lInghilterra. Più complicato, infine, lavvicinamento al Mondiale per Destro (ancora k.o.), Immobile e Borini.