IL ROMANISTA (D. GALLI) - Zenit. Psg. Atletico Madrid. Tottenham. Barcellona. Limitiamoci a queste. Sono solo alcune delle società accostate nelle ultime settimane a Miralem Pjanic. In qualche caso si parla di vere e proprie offerte, in qualche altro di semplici sondaggi, in qualche altro ancora di niente, di rumors senza fondamento. Di
Già, ma perché Garcia lo considera un incedibile? Eppure, Pjanic viene da una stagione non certo eccezionale. La prima obiezione che viene in mente è che la stagione non certo eccezionale lha disputata tutta la Roma, eccezion fatta per Totti. Non è una questione di fisiologico e comprensibilissimo amore per lentità che indossa con onore la maglia numero 10, sono semplici numeri, assist, gol, giocate utili, roba così. Il resto, cioè il resto della Roma, è quasi del tutto affogato nella mediocrità. Pjanic compreso. Accolta dunque lattenuante generica, cè una ragione più seria e lineare: il valore del centrocampista. Non è un caso che Pjanic piaccia a mezza Europa, nonostante il campionato scorso siano stati più bassi che alti. Tra le offerte rispedite al mittente ci sarebbe quella dello Zenit di Spalletti. Poi bisogna mettere sul piatto della bilancia la duttilità tattica di un calciatore che può rivestire praticamente qualsiasi ruolo sulla linea mediana e si adatta anche a fare lesterno offensivo. Nello scacchiere di Garcia sarà comunque un intermedio di centrocampo, a occhio e croce sulla fascia di sinistra (su quella opposta dovrebbe andare uno tra De Rossi e Strootman). Laggiù in America, Pjanic è concentrato unicamente sulla preparazione della nuova stagione. Beh, oddio, proprio unicamente no. «Dopo una settimana di ottimo lavoro, un po di relax con una buona partita di baseball», scriveva ieri Miralem sulla propria pagina Facebook a commento di una foto che lo ritrae con Benatia sugli spalti del Fenway Park. Cappellino in testa, pollici in su, sullo sfondo il diamante dei Red Sox. Giusto il tempo di una partita, perché domani a scendere in campo sarà di nuovo lui. Cè il Toronto, altra tappa di avvicinamento alla nobile sfida con il Chelsea di Mourinho. Ma soprattutto alla prima di campionato con il Livorno. Da lì in poi servirà il miglior Pjanic. Quello che il resto del mondo dEupalla ci invidia.