IL TEMPO (E. MENGHI) - È una Roma più vecchia di 2,19 anni quella che a Livorno si è imposta, non a caso, grazie alla maggiore esperienza e alla personalità che invece mancava nella giovane formazione che aveva esordito il 26 agosto di un anno fa allOlimpico con il Catania. Gli undici schierati da Zeman avevano una media
I numeri parlano di un cambiamento netto, voluto sia dalla dirigenza sia dal tecnico, che certo non disprezza i giovani - Jedvaj ne è la prova - ma allo stesso tempo è consapevole di quello che serve per vincere. Soprattutto se lo si vuole fare subito. Il progetto iniziale è naufragato dopo un biennio che ha lasciato brutti ricordi ai tifosi, stanchi di aspettare la crescita di un gruppo che aveva bisogno di leader.
Maicon e De Sanctis sono arrivati per sopperire a questa mancanza. Se la prova del portiere ex Napoli a Livorno è sembrata più che altro unesercitazione in vista di avversari più temibili, il terzino arrivato a costo zero dal City ha dimostrato non solo di saper galoppare ancora bene sulla fascia, ma anche di avere la grinta giusta per dirigere i compagni in campo.
De Rossi si è ritrovato e lesultanza dellintera panchina al suo gol conta anche più del bello stile con cui ha calciato in porta. Florenzi, festeggiando il suo di gol, si è infortunato alla spalla: oggi (la ripresa è alle 17) farà dei controlli, ma non preoccupa. Totti è il saggio che detta i tempi e cuce gli strappi tra centrocampo e attacco con la solita classe. Insomma, la Roma invecchia bene.