GASPORT (A. PUGLIESE) - La zona rossa stavolta ha retto bene. I duemila agenti messi in campo dalla Questura hanno evitato punti di contatto tra le tifoserie, rendendo quasi sereno un pomeriggio che rischiava di diventare esplosivo. Già sabato sera la polizia aveva ritrovato sotto Ponte della Musica due zaini pieni di picconi, asce,
Coreografie Davanti a un parterre di livello (il presidente del Senato Grasso, il ministro dello Sport Idem, dellIntegrazione Kyenge e dellEconomia Saccomanni, il presidente del Coni Malagò, il sindaco di Roma Alemanno, il presidente federale Abete e quello di Lega Beretta), è poi cominciata la sfida del tifo, in un Olimpico con ampi spazi vuoti. Anche sugli spalti ha vinto la curva laziale, «dipinta» a spicchi bianchi e celesti e con un immenso telo centrale con un centurione romano con il vessillo dellaquila e la scritta «Hic manebimus optime» (citazione di Tito Livio, «Qui staremo benissimo »). Coreografia a cui la Sud ha risposto con fumogeni e due striscioni: «La coerenza come ideale vale più di una finale. Mantenere questa via è la nostra coreografia. Curva Sud» e «Il cielo si oscurò con i colori di Roma ».
Striscioni Poi la sfida degli striscioni: tesserati, avvocati, Trilussa, dentro ci è finito un po di tutto. Spesso con un botta e risposta, quello giallorosso «Voi la grinta, noi lamore per avere una stella sul cuore» (riferimento alleventuale decima coppa) poi il biancoceleste «La storia è sempre quella, sul petto vuoi una stella », con chiaro riferimento alla stella di David, simbolo dellebraismo.