IL ROMANISTA - Ha praticamente riacquistato dei giocatori già in volo, e mica metaforicamente, per altri lidi, ha riportato un po di armonia nel gruppo, ha cucito addosso a qualche elemento il miglior ruolo possibile, ha reso meno vulnerabile la difesa della Roma
Stekelenburg. A parte un paio di uscite incerte, lolandese volante ha ridato sicurezza allintero reparto arretrato. Andreazzoli gli ha restituito dignità e ruolo.
La difesa. Andreazzoli ha sposato quella a tre. Marquinhos, più Burdisso, più Castan. La Roma incassa meno reti ed è più diligente sui calci piazzati. Se prima le partite erano quasi sempre da over - nel gergo degli scommettitori significa che complessivamente si segnano dai 3 gol in su - adesso tendono a essere da under.
De Rossi è stato il secondo caso più grave (per ordine di gravità) della gestione Zeman. Ha raccontato Daniele: «Io col mister avevo un rapporto educato e cordiale. Certo, non ero contento di non giocare». Non cera quellarmonia che cè ora con Aurelio.
Pjanic. Con Zeman faceva lintermedio di centrocampo oppure uno dei due esterni dattacco. Andreazzoli lo ha arretrato, spostandolo accanto a De Rossi. Miralem si trova decisamente meglio. Se Stekelenburg era del Fulham, non contrattualmente ma col cuore,
Marquinho era del Gremio. Lintesa è saltata in extremis e per la Roma è stato un bene. Il brasiliano non è un fuoriclasse ma è instancabile, e Andreazzoli lo considera giustamente importante. Lui lo ha ripagato con delle ottime prestazioni e un gol con lAtalanta.