LEGGO (F. BALZANI) - Nella nuova Roma di Andreazzoli i sorrisi abbondano: cè quello di Totti per i record conquistati, ci sono quelli di De Rossi e Stekelenburg per il ruolo da protagonisti ritrovato; sorride anche chi trova sempre meno spazio dopo aver dato il fritto, come Florenzi. Cè una faccia scura però: quella di Osvaldo la peste.
Anche le regole però sembrano essergli antipatiche. Lo ha dimostrato a Capodanno quando preferì non partecipare al ritiro invernale a Orlando, ufficialmente perché influenzato. Sabatini però parlò di «fuga damore» e lo sfogo di Zeman sullassenza di regole fu la conseguenza. La Roma ci mise una pietra sopra come fatto per lo schiaffo a Lamela, la lite con Baldini, il viaggio non autorizzato a Londra per il concerto dei Rolling Stones, il rigore di Genova rubato a Totti e la conseguente lite con un tifoso allaeroporto. Le pietre però sembrano finite. La voglia di puntare su Destro e il bisogno di incassare qualche milione porteranno la Roma ad ascoltare le offerte di Fiorentina, Juve ed Anzhi. Anche lo score di Osvaldo intanto comincia ad accusare colpi: nel 2013 non ha mai segnato allOlimpico e da 5 partite non vede la porta. Non era mai successo in quasi 2 anni di Roma. Per il suo agente la colpa è della stampa: «Siete voi a creare casini. Dani è un bravo ragazzo».