IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - La Roma riparte da dove si era fermata. E cioè dai gol di Erik Lamela, dallintraprendenza di Alessandro Florenzi e dalla classe di Miralem Pjanic. Non che il test contro lOrlando City (terminato 5-0
E, in qualche caso, si innervosiscono pure perché i padroni di casa, evidentemente troppo desiderosi di fare bella figura, quando non prendono il pallone - cosa che capita spesso - prendono le caviglie. E allora succede anche che Lamela, autore di una doppietta, sia costretto a lasciare il posto a Lucca dopo mezzora perché Zeman, dopo un gomito alto su Boden, capisce che i nervi di Erik stanno per saltare e su indicazione dellarbitro lo toglie. Largentino daltronde, così come Pjanic e Dodò, è uno di quelli presi di mira fin dallinizio e lui ci mette del suo umiliando gli avversari già dopo due minuti: ripartenza di Destro a tagliare il campo, passaggio per Pjanic a sinistra, taglio in mezzo di Erik e gol. LOrlando City prova a fare bella figura, ogni volta che un giocatore anticipa un romanista i tremila spettatori presenti esultano, ma al 12 è ancoa Lamela a segnare su assist di Florenzi servito da Dodò. La Roma passeggia, ogni volta che accelera sfiora il gol e gli avversari si fanno vedere al 20 con un tiro (per dire...) di OConnor, buono solo a sporcare i guanti a Stekelenburg. Alla mezzora arriva la terza rete della Roma e stavolta è Pjanic a battere il messicano Gallardo con un destro dal limite dellarea.
LOrlando non si fa più vedere dalle parti dellolandese e al 45 Destro realizza il quarto gol: rinvio lungo di Stekelenburg, Florenzi riceve e verticalizza subito per Destro, che entra in area e scavalca Gallardo con un pallonetto. Il numero 48, che con luscita di Lamela agisce da attaccante destro, ringrazia Stek per il passaggio a tagliare il campo, come da precisa indicazione di Zeman. Nellintervallo il boemo stravolge la squadra: entrano Lobont, Balzaretti, che si sistema a destra, Romagnoli, Tachtsidis e Perrotta. La Roma amministra, dopo un quarto dora Dodò, colpito duro allaltezza dello stomaco, chiede il cambio (al suo posto Marquinhos) e Pjanic, innervosito dallennesimo fallo degli avversari, esce per far entrare Marquinho. I minuti scivolano via nellattesa del fischio finale e dellaereo che riporterà a casa la squadra, cè tempo per ammirare però, al 21, uno splendido gol di Alessandro Florenzi, decisamente tra i migliori: percussione sulla destra del centrocampista giallorosso, che dal vertice destro dellarea lascia partire un violento tiro che colpisce il palo e termina in rete.
A 20 dalla fine il pubblico del Barker Family Stadium del Rollins College di Winter Park, sobborgo di Orlando, va in delirio e ringrazia Zdenek Zeman che, al posto di Destro, manda in campo Francesco Totti. Il Capitano, per loccasione senza fascia al braccio indossata da Perrotta, regala qualche tocco di classe (soprattutto un passaggio proprio per il numero 20 e un tacco per Marquinho) e accompagna la Roma al 90 scherzando, tra laltro, sugli avversari che entravano duro. Per fortuna di tutti senza far male a nessuno. E questa era la cosa più importante perché da domenica sera si torna a fare sul serio