IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Le 33 reti subite dalla Roma di Zdenek Zeman fanno discutere. È da quelle che, finito il girone dandata, bisogna ripartire nel ritorno. La fragilità difensiva rischia di compromettere la corsa alla zona Champions
IL PODIO Il film del torneo, almeno la prima parte, divide la Roma dal podio proprio per il rendimento avuto negli scontri diretti contro le tre migliori. I giallorossi sono stati sconfitti dalle prime tre della classifica, subendo in tre incontri un terzo, 11, dei gol presi in tutto il girone dandata. I kappaò contro la Juve, la Lazio e il Napoli sono stati, nel punteggio, feroci. In particolare a Torino e al San Paolo, per il passivo più pesante, 4 a 1, della stagione. Ma Zeman fa una giusta distinzione tra le partite: la Roma ha deluso solo nella gara, senza storia, contro i campioni dItalia. Nel derby, con un uomo in meno per un tempo, ha riaperto il match nel finale e domenica sera ha avuto più volte la palla del pari prima del crollo nella ripresa. Il gruppo deve maturare. Per inesperienza, smarrisce le proprie certezze appena la situazione si complica. Non cè la giusta cattiveria che manca nel dna di molti.
IL SUMMIT Come accade quasi sempre nel day after, i dirigenti giallorossi anche ieri si sono riuniti per analizzare la partita. Baldini, Sabatini, Fenucci e Zanzi sono certi che la Roma, attualmente sesta, sarà protagonista nel girone di ritorno. Perché, pure nella notte amara del San Paolo, ha mostrato di avere unimpronta da grande squadra, capace di imporre il proprio gioco contro qualsiasi avversaria. Per arrivare in zona Champions, obiettivo indicato da Pallotta prima di Natale, deve però scendere dallaltalena. La regolarità è evaporata dopo 4 vittorie di fila (5 con quella in Coppa Italia), il 16 dicembre a Verona contro il Chievo. Con 2 sconfitte nelle ultime 3 partite, il terzo posto si è allontanato: ora è distante 5 punti.
MAL DI DESTRO Destro, dopo la gara del San Paolo, ha ricevuto la solidarietà dei compagni per la serata no. Per la società resta incedibile, ma il ventunenne sa di aver sprecato alcune facili occasioni da rete e la chance che gli ha offerto Zeman. Soffre la presenza ingombrante di Osvaldo. I suoi errori, però, si sommano a quelli degli altri. Gli attaccanti difendono e aiutano poco, per primo Lamela. De Rossi ancora non è continuo in un ruolo fondamentale per lidea di calcio di Zeman, Burdisso e Castan non fanno coppia, Marquinhos per la sua rapidità è ormai indispensabile, i terzini Piris e Balzaretti, come il portiere Goicoechea, vivono di alti e bassi.