CORSPORT (A. GHIACCI) - La Roma sta bruciando le tappe. Dopo aver annunciato laccordo per la scelta dellarea su cui costruire lo stadio di proprietà, con le firme che hanno sancito il sì che sono arrivate ad Orlando sotto Capodanno, ecco il progetto. Dellimpianto, si intende, perché per il piano urbanistico di
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MODELLO - Il più, comunque, è fatto. L’accordo per il terreno c’è, il progetto è in arrivo tra qualche giorno. A lavoro dagli Stati Uniti c’è anche l’altro manager di fiducia di Pallotta, Sean Barror. Agli architetti, seppure di esempi ne sono stati presi in esame tanti, sono state date tutte le indicazioni su come il nuovo stadio della Roma dovrà essere. E sono stati indicati principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texas e quello dei Dallas Cowboys, due delle maggiori squadre di football americano. Proprio Mark Pannes, dopo averlo incontrato nei mesi scorsi anche a Trigoria, definì Dan Meis «top stade architecht». Questione di giorni e il velo sarà tolto: dopo un appuntamento in Comune per fare il punto con gli esperti del Campidoglio sarà svelato il “modellino”. Pannes recentemente è stato in Brasile, dove sono in costruzione gli impianti per il Mondiale 2014. Meis, peraltro, incontrò DiBenedetto a Londra più di un anno fa, quando il tycoon era presidente della Roma: in quell’occasione furono presi in esame l’Emirates dell’Arsenal e Stamford Bridge, casa del Chelsea.
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TEMPI - Dopo la presentazione del progetto, i tempi saranno maturi per il via dell’iter comunale, con la messa a punto del progetto urbanistico che permetterà all’area di Tor di Valle di ospitare lo stadio giallorosso. Tutto è pronto, tra pochi giorni ci sarà la presentazione. E così il sogno di tutti i tifosi romanisti farà un altro passo verso la trasformazione in realtà.
