CORSPORT (E. PINNA) - E stato il peggior arbitro della domenica. Non è la prima volta che gli capita. Mauro Bergonzi ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare a Verona. Di più, i suoi errori sono risultati decisivi sul risultato finale della sfida fra il Chievo e la Roma. Mancano due rigori, ci sono metri di giudizio che cambiano
FISCHI PER GIALLI - Andiamo, più o meno, in ordine cronologico. Partendo dal metro di giudizio su falli e scorrettezze adottato in duecentoquaranta secondi. Al 24, Piris interviene con la gamba alta su Thereau, limpressione è che forse non ci sia neanche il contatto, tanto che potrebbe trattarsi di gioco pericoloso. Bergonzi, invece, oltre alla punizione, mostra il cartellino giallo, dopo unautentica sceneggiata ( «Castan? Castan? Qua, altrimenti la caccio fuori... Glielo dica....Lo chiami , riferito a Florenzi che è nei pressi) che ce la saremmo volentieri meritata. Passano quattro minuti e Rigoni travolge Piris, intervenendo da dietro, a forbice, rischiando di mettere a repentaglio lincolumità dellavversario. (...)
TOCCO SUL TACCO - Arriviamo alla ripresa. Pallone in area del Chievo, il primo ad arrivarci è Totti che lo tocca, Dainelli sta cercando il rinvio, il pallone non lo trova mai, prende soltanto il piede del capitano giallorosso. Può sembrare un intervento non clamoroso, ma è calcio di rigore, che invece Bergonzi (ed anche laddizionale Irrati) non vedono. Fra laltro, larbitro, nelloccasione, è molto accentrato (è quasi nella lunetta dellarea di rigore), e questa posizione molto chiusa gli ha impedito di avere una visuale aperta sullepisodio.
VALANGA E NEBBIA - Quando già la nebbia era scesa sul Bentegodi, ecco i sessanta secondi che hanno indirizzato la partita. Si comincia in area del Chievo, cè un intervento in scivolata di Guana ai danni di Balzaretti che era in area di rigore e puntava la porta di Sorrentino. Guana non trova mai il pallone e per questo colpisce solo le gambe dellesterno della Roma e della Nazionale. Ci stava il rigore e anche cartellino rosso per chiara occasione da gol. Finita? No, perché il diavolo ci mette sempre lo zampino, il pallone finisce sui piedi di Rigoni che sta per lanciare Pellissier, tentenna e poi crossa, lattaccante gialloblù segna il gol decisivo. In fuorigioco? Non ci sono immagini in grado di bucare la nebbia, si intravvede lombra di De Rossi dietro Pellissier che rientrava dal fuorigioco. (...)