Bella anche la Roma di coppa

12/12/2012 alle 09:35.

CORSPORT (A. MAGLIE) - La Roma passa abbastanza agevolmente ai quarti di Coppa Italia. Aspetta una tra Udinese (che affronterebbe in trasferta) e Fiorentina (che accoglierebbe all'Olimpico). Tutto molto facile per i ragazzi di Zeman (alla quinta vittoria consecutiva) fatta eccezione per gli ultimi trentasei minuti giocati in dieci

TURN OVER - Zeman per questo impegno di Coppa Italia ha deciso di effettuare un robusto turn over, con ritorni e strategici accantonamenti. Tra questi ultimi, quello di che era inutile buttarlo in questa mischia, meglio preservarlo per il prossimo appuntamento di campionato, soprattutto adesso che i conti della Roma cominciano a tornare e si può ricominciare a pensare in grande. Sono ritornati, invece, Stekelenburg, Burdisso e schierato nella posizione preferita, quella di regista, con questa volta abbassato sulla linea dei centrocampisti, e Bradley confermato mezz'ala destra. E' rispuntato anche Nico Lopez che non vedeva il terreno di gioco da tempo immemore (precisamente dal 16 settembre): il ragazzino è apparso ai margini del gioco e gran parte delle palle toccate le ha toccate male.(...)
 
La Roma dalle vittorie ha tratto fiducia e pur non facendo grandissime cose né forzando troppo i ritmi (ma dominando nel possesso-palla) ha agevolmente incamerato il doppio vantaggio in 45 minuti, approfittamdo della serata tragica di Consigli (il tiro centrale di se lo è praticamente messo in rete; sulla bella verticalizzazione di è uscito molto lentamente consentendo a Osvaldo, con una spallata, di spostare leggermente Raimondi, un po' pollastro nell'occasione, e toccare con la punta del piede la palla entrata lentamente e beffardamente in porta).
 
FOLLIE - La gara per la Roma dopo il terzo gol di (una bellissima azione in verticale avviata con una corsa di una trentina di metri da , rifinita splendidamente da ) aveva assunto le caratteristiche di una passeggiata di salute nonostante la decisione di Colantuono di aggiungere un attaccante (De Luca) per far compagnia a Denis (poi sostituito con Parra). Ma le reazioni di Osvaldo sfuggono all'umana comprensione e quando ha abbattuto il suo gomito sulla mascella di Matheu tutti (o quasi) hanno capito che persino un arbitro modestissimo come Russo non poteva esimersi dall'infliggergli la punizione massima, l'espulsione. Una intuizione diventata ancora più geniale qualche minuto più tardi quando Raimondi ha letteralmente abbattuto a metà campo costringendolo ad abbandonare il terreno di gioco.(...)